VIDEO | Figli di coppie con due mamme, Roccella: “I sindaci hanno bypassato la Cassazione”

La ministra: "Il governo non è mai entrato in questa questione"

Pubblicato:06-03-2024 14:30
Ultimo aggiornamento:06-03-2024 14:30

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ROMA – “Voglio precisare che non si tratta di una sentenza, è solo una questione di procedura. Non è questo il punto: il punto è che esiste una procedura che le sentenze della Cassazione, della Corte Costituzionale, soprattutto della Corte europea hanno considerato assolutamente adeguate al riconoscimento del secondo genitore, cioè del partner del genitore biologico, adeguate ad assicurare tutti i diritti ai bambini. E questa procedura non è nata per le coppie omosessuali, ma è quella che tutte le donne single che per esempio hanno un figlio non riconosciuto o sono vedove e vogliono permettere il riconoscimento di questo bambino a un nuovo partner l’hanno adoperato da moltissimi decenni. E nessuno ha mai ritenuto che questa procedura fosse per le madri single una procedura che togliesse diritti o che sottraesse diritti ai bambini o al nuovo partner, ai genitori”.

Lo ha dichiarato la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, a margine del convegno dal titolo ‘Il lavoro buono. Pari opportunità, condivisione, contrattazione’, ospitato nell’aula plenaria ‘Marco Biagi’ del Cnel, commentando la decisione del Tribunale di Padova, che ha dichiarato inammissibili gli oltre 30 ricorsi con cui la Procura aveva chiesto di cancellare il doppio cognome sugli atti di nascita di bambini e bambine registrati all’anagrafe con il cognome della madre biologica e della cosiddetta ‘mamma intenzionale’.

“Il problema- ha ribadito l’esponente dell’esecutivo- è proprio questo: c’è una procedura che la Corte europea, la Cassazione hanno ritenuto assolutamente adeguata. Non si capisce perché, improvvisamente, adesso questa procedura non sia più adeguata solo per le coppie gay, omosessuali. Perchè invece per quelle eterosessuali per cui è in vigore da sempre e utilizzata da molti decenni non va bene? Per le madri single va bene? Il governo- ha concluso Roccella- non è mai entrato in questa questione. Non è entrato perché sono sentenze che hanno indicato questa procedura, è stata la Cassazione. Il governo non ha mutato la condizione dei bambini e delle coppie in nessun modo. Il governo non è entrato. Se c’è una volontà politica potrebbe entrarci il parlamento ma, insisto, è una situazione prodotta da alcuni sindaci che hanno deciso di bypassare le sentenze, in particolare quelle della Corte di Cassazione”.

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