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8 marzo, Vanna Iori: “Volantino Lega ignobile, Salvini prenda redini partito”

La senatrice del Pd contro il volantino dei giovani leghisti di Crotone, stampato per l'8 marzo, secondo i quali il ruolo naturale delle donna è a casa a occuparsi dei figli

Pubblicato:06-03-2019 19:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:12
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La Lega vuole riportare indietro il Paese di decenni. Vuole cancellare con un tratto di penna anni di battaglie culturali e sociali che hanno reso migliore l’Italia e consegnato alle donne un ruolo attivo nella società. Per i giovani della Lega di Crotone le donne devono semplicemente stare a casa a fare figli e accudire i propri mariti e non devono perdere tempo con pericolose aspirazioni, tipo lavorare, affermarsi socialmente, essere indipendenti economicamente, rivestire ruoli apicali, studiare. Le donne per la Lega devono solo riprodursi e dedicarsi a questa “grande missione sociale”.

Questo volantino che mette insieme donne, migranti, gay -in una confusione propagandistica contro quelle che un pensiero delirante ritiene minoranze- è vergognoso e non fa altro che riproporre la battaglia di retroguardia culturale che sta impegnando da mesi il partito di Salvini. L’obiettivo neppure tanto velato è privare le donne delle libertà conquistate in tutti questi anni.

Quale sarebbe “l’infungibile ruolo della donna” inficiato da leggi e atteggiamenti? Le uniche leggi mortificanti sono quelle presentate dalla Lega, come il ddl Pillon o il tentativo di distruggere la legge 194. Dopo cosa verrà messo in discussione? Il diritto di voto? Gli atteggiamenti da combattere sono quelli di chi, come il ministro Fontana, vuole donne sotto tutela. I leghisti non dicono mai una parola di biasimo sulle violenze che subiscono le donne e, invece, fanno un manifesto per dire che la loro dignità viene offesa dalla possibilità di ciascuna di esse di decidere per se stessa e di autodeterminarsi. E questa è un’idea del partito il cui leader, che è anche ministro dell’Interno, posta sui social le immagini di donne che manifestano pacificamente per sottoporle alla gogna pubblica e alla violenza del web. E questa è l’idea di un partito nelle cui fila milita un consigliere comunale che invita una giovane cantante che si è espressa contro le scelte del governo ad “aprire le gambe”.


Strumentalizzare in questo modo una ricorrenza che ha significato e significa tanto per le donne per cercare di raccattare qualche voto in più è ignobile e vigliacco. Un partito al governo del Paese dovrebbe essere garante e tutelare i diritti e doveri di tutti i cittadini. Le donne, che i leghisti disprezzano tanto a meno che non stiano zitte e buone tra le mura domestiche, lavorano tutti i giorni per garantire alla società un continuo progresso proprio come tutti gli altri. Anzi, anche più degli altri, considerato che -spesso- oltre ad avere un impiego, si occupano del fondamentale lavoro di cura. Si occupano di anziani e bambini. Andrebbero sostenute. Salvini prenda in mano le redini del suo partito maschilista e chiarisca ai militanti che sono al governo e che queste oscenità non sono degne di un Paese civile.

di Vanna Iori

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