ROMA – Per il momento sia Matteo Salvini che Luigi Di Maio escludono un accordo Lega-M5s per dar vita a un governo. Salvini continua a ripetere di voler guidare il centrodestra mentre Di Maio, che pur si e’ detto disponibile ad ascoltare tutti i partiti, sta rivolgendo lo sguardo nel campo del centrosinistra. Mettendo a confronto i programmi di Carroccio, 5 Stelle e Partito democratico – i documenti consegnati al Viminale insieme a simbolo e liste elettorali sono consultabili sul sito del ministero dell’Interno – una ipotetica sintonia tra il Movimento di Grillo-Casaleggio e quello del partito di via Bellerio e’ riscontrabile su numerosi punti.
Sia nel programma di M5s che della Lega si parla esplicitamente anche di “azzeramento del precariato”. Dal punto di vista fiscale le consonanze non mancano: “Inversione dell’onere della prova”, il cittadino e’ onesto fino a prova contraria, si legge. Ed entrambi i leader mettono nero su bianco “la chiusura effettiva di Equitalia”.
Non mancano identita’ di vedute anche sull’immigrazione clandestina. Nel programma del Movimento si parla di “rimpatri immediati degli illegali”; stesso refrain per i salviniani: “Rimpatrio di tutti i clandestini”.
La tutela dell’ambiente – dalle energie rinnovabili al dissesto idrogeologico fino all’adeguamento sismico – e’ il nodo principale che democratici e grillini potrebbero portare avanti nel caso riuscissero a costituire una maggioranza insieme, una linea sponsorizzata dalla componente dem di Michele Emiliano. Al di la’ della Fornero, ci sono elementi comuni nell’agenda politica a livello previdenziale: Opzione donna e ampliamento delle categorie degli usuranti. Infine, Daspo per i corrotti e riduzione delle aliquote Irpef sono riforme chieste dal Movimento ma che anche nel Pd vennero prese in considerazione nel recente passato: fu Renzi, infatti, il primo a promuovere il Daspo per i politici corrotti e un taglio delle aliquote Irpef, ma alla fine queste proposte rimasero solo sulla carta
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