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Consultazioni, Salvini: “A disposizione”. M5S: “Saremo sempre leali. Serve maggioranza politica”

Nella giornata di ieri, il premier incaricato ha incassato il “pieno appoggio” da parte di Forza Italia e Italia Viva, ed anche il Partito Democratico si dice disposto “a fare la sua parte”

Pubblicato:06-02-2021 13:40
Ultimo aggiornamento:07-02-2021 11:29
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MARIO DRAGHI
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ROMA – Ultima giornata di consultazioni per il presidente incaricato Mario Draghi che, oggi, incontrerà le delegazioni della Lega e del Movimento 5 Stelle, che sarà guidata da Beppe Grillo.

AGGIORNAMENTO DELLE 13.40

CRIMI: “DETTO A DRAGHI CHE PER NOI SI DEVE PARTIRE DA MAGGIORANZA CONTE

“Nel M5s c’e’ piena consapevolezza della necessita’ di un governo. Abbiamo detto a Draghi che in questo ultimo anno e mezzo alcune forze di maggioranza hanno lavorato insieme e ottenuto risultati importanti. E’ su questa base che deve formarsi un nuovo governo con la vocazione solidale ed europeista. Partendo da quello che gia’ e’ stato realizzato”. Cosi’ Vito Crimi, dopo l’incontro con il premier incaricato Mario Draghi.

SERVE MAGGIORANZA POLITICA

“Come M5s non abbiamo mai fatto prevalere il consenso di fronte al bene del paese. Oggi abbiamo trovato una persona che ha ribadito l’importanza di preservare il lavoro fatto” con governo Conte 2. Noi abbiamo ribadito che serve una maggioranza politica, una maggioranza politica solida, che possa sostenere un governo solido. Queste sono le premesse. Superando le criticita’ che hanno portato alla caduta del Conte 2. Noi non dimentichiamo ma siamo pronti a superare ogni cosa per l’interesse del Paese”.


Vito Crimi parlando alla stampa dopo l’incontro con il premier incaricato Mario Draghi cita “l’impossibilita’ di ricucire con una piccola parte della maggioranza procedente” come condizione per dar vita a una maggioranza politica per il governo. “Abbiamo dato disponibilita’ a valutare le condizioni per dare vita a una maggioranza. Le verificheremo”, aggiunge.

AGGIORNAMENTO DELLE 11.40

SALVINI A DRAGHI: “NOI SIAMO A DISPOSIZIONE

“Noi siamo a disposizione. L’abbiamo detto al professor Draghi. Siamo la prima forza politica del Paese”. Cosi’ Matteo Salvini dopo l’incontro con il premier incaricato Mario Draghi. “E’ stato mezz’ora di confronto interessante e stimolante sull’idea di Italia che per diversi aspetti coincide. Al centro c’e’ stato il tema dello sviluppo, della crescita dei cantieri”.

“Noi non abbiamo posto condizioni, ne’ veti su persone, ne’ su idee o movimenti- sottolinea il leader della Lega- Con Mario Draghi c’e’ una “sensibilita’ comune: difesa del’ambiente ma senza ideologie. Se gli pseudo ambientalisti da salotto pensano che la plastic tax aiuti l’ambiente, non e’ l’idea nostra. Noi vogliamo far parte di un governo che vada a Bruxelles a trattare a testa alta nel nome dell’interesse nazionale e su questo penso che ci sia condivisione totale.
Salvini ricorda il posizionamento della Lega nelle relazioni internazionali: “Collocazione atlantica, cioe’ intesa con gli Usa. Mantenendo buone relazioni con tutti”.

“Tagliare tasse e burocrazia, nessuna idea di patrimoniale, ne’ tasse sui conti correnti. Semmai una pace fiscale”. Cosi’ Salvini sintetizza l’incontro con il premier incaricato Mario Draghi.

DIREMO SI’ O NO LA SETTIMANA PROSSIMA, DOPO ESAME NEL MERITO

“Non siamo costretti a dire si’ a tutti i costi o no a tutti i costi”. Cosi’ Matteo Salvini risponde a chi gli chiede se fara’ parte del governo e cosa pensa della posizione di Fdi.
“La settimana prossima ci siamo impegnati a entrare nel merito. La settimana prossima potremo dire si’ o no. Non commento le posizioni degli altri, li rispetto. Non abbiamo parlato di ministri, formule miste, sottosegretari… Ho detto per chiarezza che la Lega non sara’ per il ‘forse’. Se saremo convinti, saremo per un si’ convinto”, aggiunge Salvini.

Nella giornata di ieri, il premier incaricato ha incassato il “pieno appoggio” da parte di Forza Italia e Italia Viva, ed anche il Partito Democratico si dice disposto “a fare la sua parte”. Netta chiusura da parte della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, mentre Liberi e Uguali mantiene un “approccio costruttivo” ma è pronto a sfilarsi nel caso in cui l’ex presidente della Bce dovesse ricevere l’appoggio anche da parte della Lega.

Proprio il leader del Carroccio, Matteo Salvini, nella giornata di ieri ha auspicato un governo “sostenuto da tutte le forze parlamentari” aprendo alla possibilità di inserire ministri leghisti all’interno del nuovo esecutivo.

Più complessa la posizione del Movimento 5 Stelle, attualmente spaccato tra un’ala ‘governista’ ed una intransigente, guidata da Alessandro Di Battista. A tentare una ricomposizione ci prova il duo Grillo-Casaleggio, con il primo che guiderà la delegazione pentastellata davanti al premier incaricato ed il secondo che ha annunciato il ricorso al voto degli iscritti su Rousseau.

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