
ROMA – “Ci giocheremo questa autorizzazione del parlamento per fare ogni azione richiesta dal governo del Niger”: così oggi il ministro degli Esteri Angelino Alfano, rispondendo alla DIRE alla domanda se Niamey sia stata consultata rispetto alla missione militare dell’Italia.
“Come le legge prevede, la missione deve essere autorizzata dal parlamento e quindi il voto parlamentare è autorizzativo” la premessa di Alfano, chiamato a esprimersi sulla tesi dell’emittente ‘Radio France Internationale’ secondo la quale Niamey non sarebbe stata informata da Roma.
“Il dispiegamento non può che avvenire su richiesta delle autorità nigerine e sulla base del consenso” ha continuato il ministro. “Nel momento in cui abbiamo l’autorizzazione ci giocheremo questa autorizzazione per fare ogni azione che sia richiesta dal governo nigerino che rispetti profondamente la sovranità nigerina e sia da effettuare sulla base del consenso”.
Secondo Alfano, “nell’ambito del diritto internazionale è assolutamente fisiologico che sia così”. Il ministro ha risposto alla DIRE nel corso di un incontro con la stampa alla Farnesina, al termine della Seconda conferenza dei Paesi di transito. Nel suo intervento in apertura dei lavori, questa mattina, Alfano aveva detto di aver incontrato il suo omologo nigerino cinque volte nell’ultimo anno e aveva definito le relazioni con Niamey “strategiche“.

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