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Casini: “A Bologna io a mio agio e tanto affetto per me, la lotta è tra il Pd e i suoi ex…”

"Il clima meteorologico è freddo, ma quello politico è perfetto"

Pubblicato:06-02-2018 12:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:26
Autore:

Pier-Ferdinando-Casini
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BOLOGNA – Nel suo collegio di Bologna? “Il clima è freddo, umido e con temperature piuttosto rigide. Politicamente, invece, il clima è perfetto e anzi, c’è gran calore da parte della gente“. Lo assicura Pierferdinando Casini, che in una intervista a “Il dubbio” torna sulla sua candidatura sotto le Due Torri. “Io qui sono nella mia città e sono perfettamente a mio agio– afferma l’ex presidente della Camera- mi conoscono tutti e le assicuro che sono pronto allo scherzo: loro prendono in giro me e io prendo in giro loro, nessun problema davvero. Questo famigerato ‘problema-Casini’ è una costruzione mediatica che non esiste tra la gente ma solo sui media”.

E questo la stupisce? “Ma si figuri- risponde- anzi la capisco, capisco che la polemica è ghiotta e anche il fascino del gossip descrittivo. Il problema, al netto di ciò che si dice sui giornali, è che la realtà è molto diversa e non ha nulla a che vedere con me. Per dirla in breve, mi trovo nel crocicchio di un rapporto tesissimo tra il Pd e i fuoriusciti dal Pd e intorno a me si è sviluppato un dibattito del tutto paradossale“.

Insomma, il problema non è la sua candidatura a Bologna ma i vecchi rancori tutti interni a Pd e Leu? “Ma certo- replica Casini- anche perchè lo ricorderà: quando ci furono le primarie del Pd mi chiesero chi preferivo tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani e io risposi che senz’altro avrei scelto Bersani. Il giorno dopo Renzi fece il famoso poster con scritto ‘basta casini’. Insomma, io con Bersani ho fatto il governo Monti e sono stato tra i primi a solidarizzare con Vasco Errani ai tempi della sua vicenda giudiziaria, peraltro conclusa senza alcun addebito. Questo per dire che non ho alcun motivo per polemizzare con Liberi e Uguali e anzi stimo profondamente molti di loro, ma se sono usciti dal Pd e la ferita non si è ancora rimarginata non può essere un problema mio”.


Quanto agli obiettivi della lista Civica Popolare, invece, Casini si tiene coperto. “Io ora sono in campo per il mio collegio e penso a vincere qui. Per noi, comunque, è importante dare un contributo alla coalizione di cui facciamo parte, raggiungendo e anche superando il 3%. In ogni caso, un voto alla nostra lista non sarà buttato ma sarà utile all’alleanza di centrosinistra”.

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