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Maltempo, a Rimini la neve è costata 220.000 euro

Il 65% della spesa ha riguardato interventi sulle strade della Valmarecchia

Pubblicato:06-02-2017 16:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:52

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RIMINI – Conto salato per la Provincia di Rimini per tenere i 480 chilometri di strade liberi da neve e ghiaccio. Dal dicembre scorso al 31 gennaio per spargere il sale e spalare la neve ammonta a 221.000 euro. Il Piano neve, fanno sapere dall’Ente di Corso d’Augusto, è stato gestito dal personale stradale che ha operato sia direttamente, in primis con i cantonieri il cui operato non è ricompreso nella spesa, sia organizzando l’attività di 55 mezzi messi a disposizione da ditte private. La somma spesa comprende 30.000 euro per l’acquisto del sale, mentre il rimanente riguarda l’attività svolta dai mezzi privati che hanno operato per un totale di circa 1.700 ore, di cui 1.130 per la spalatura neve e 570 per lo spargimento del sale.

Circa il 65% della spesa ha riguardato interventi sulle strade della Valmarecchia, quasi il 18% per la Valconca, mentre la restante spesa riguarda i tratti delle strade provinciali più prossimi alla costa, inquadrati nel nucleo denominato Centro. Sono stati mobilitati, ricorda il consigliere provinciale Riziero Santi, 32 contrattisti e 55 mezzi speciali spalaneve e spargisale che operano su 38 tronconi di strada provinciale. A fronte dell'”ottimo lavoro svolto” la Provincia, “compatibilmente con risorse e opportunità, intende “incrementare ulteriormente l’efficienza complessiva del sistema di monitoraggio e intervento, ottimizzando l’organizzazione e il controllo del territorio”.

In primo luogo occorre costruire una “rete che consenta una valutazione oggettiva e condivisa delle condizioni per come si manifestano sul territorio”. La proposta ai Comuni, conclude Santi, è quella di “attivare i ‘presidi del territorio’, prima ancora dei ‘Centri operativi intercomunali'” e di istituire la figura delle “sentinelle della neve” con l’ausilio del volontariato di Protezione Civile. La decisione dei 26 comuni di dotarsi di un ufficio unico dei Servizi di allertamento incardinato nel Comune di Rimini, conclude, rappresenta l’opportunità per una pianificazione condivisa.


di Cristiano Somaschini, giornalista professionista

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