MILANO – Chiude i battenti il corso di laurea in Infermieristica dell’Università Milano-Bicocca di Sesto San Giovanni e cento studenti saranno distribuiti in altre quattro sedi della facoltà: Monza, Bergamo, Lecco e Sondrio. Le proteste stanno arrivando da più parti.
Sono Michele, un infermiere. Sono passati appena due mesi dal giorno in cui mi sono laureato ed è arrivata la notizia che la sede del corso di laurea in Infermieristica dell’Università Milano-Bicocca di Sesto San Giovanni – Multimedica in cui ho studiato e mi sono laureato chiuderà i battenti a causa dei tagli della riforma Gelmini e dell’apertura di un nuovo polo di medicina in inglese
. E ancora Andrea Caroleo, portavoce dei ragazzi: Noi studenti ci stiamo attivando per combattere per quanto ci sia possibile questa scelta
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La notizia sconvolge gli studenti che urlano allo scandalo, visto che nello stesso momento la Bicocca chiude le porte agli infermieri e apre invece un corso di laurea in medicina in lingua inglese a Bergamo. Il tutto mentre anche altre università soffrono, come quella di Ascoli Piceno con il problema della sede. Le conferme arrivano anche dal mondo accademico.
L’attuale riforma Gelmini – dice la professoressa Stefania Di Mauro presidente del consiglio di coordinamento didattico del dipartimento di Medicina e chirurgia – impone un certo numero di docenti incardinati in una sede universitaria. E noi, tra blocco del turnover e insegnanti che vanno in pensione, non possiamo più garantire questo numero. Perciò purtroppo si sono rese necessarie alcune scelte
. Scelte drastiche che vanno a toccare la vita degli studenti. Un centinaio quelli che ancora frequentano la facoltà a Sesto San Giovanni, senza contare quelli che si laureano a novembre. E che fine faranno i ragazzi? Verranno ridistribuiti nelle quattro sedi che rimangono attive – spiega ancora la professoressa Di Mauro – cercando ovviamente di minimizzare il disagio per gli studenti
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L’anno scorso la stessa sorte era toccata a Desio- tuonano però i ragazzi per bocca di Michele-, quest’anno a Sesto. Questa notizia è assurda perché quello di Sesto San Giovanni è un polo giovane, sono passati appena sei anni dalla sua inaugurazione. Io non posso che sostenere i miei futuri colleghi ed ex compagni nell’opposizione a questa decisione che sembra però ormai irrevocabile. Io mi sono laureato lì, ho vissuto tre anni davvero intensi e pieni di crescita umana e professionale lì. Quel polo universitario mi ha preparato al mondo lavorativo in maniera eccellente
. E Andrea Caroleo, portavoce del gruppo di studenti, parla di decisione politica
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Ancora una volta la professione infermieristica viene offesa– dice-. Abbiamo lavorato per tre anni e ora viene gettato tutto al vento
. Lunedì in ateneo si terrà una riunione per ufficializzare la decisione e i ragazzi faranno sentire la loro voce.
(tratto da Nurse24.it)
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