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Il Friuli tecnologico guarda all’umanesimo industriale, con due sue eccellenze: Infostar e Tecnest

Una formula che mira a rendere più facile l'ingresso dei processi di evoluzione tecnologica all'interno delle aziende che puntano al digitale

Pubblicato:06-01-2023 13:02
Ultimo aggiornamento:06-01-2023 13:02
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UDINE –  Trasformazione digitale, filosofia e fondamenti umanistici. Si tratta della formula, sicuramente originale, che mira a rendere più facile l’ingresso dei processi di evoluzione tecnologica all’interno delle aziende che puntano al digitale. Perché spiegare e realizzare un progetto, formare il personale su quella che è l’attività tecnica presuppone anche una particolare attenzione alle persone che lavorano in un’azienda.

Potrebbe trattarsi di un modo nuovo di approcciare la trasformazione digitale che, già con diversi esempi, parte da Nordest e si rifà al cosiddetto umanesimo industriale. Serve inoltre filosofia per cambiare. Spesso c’è opposizione al cambiamento digitale.

Con questo approccio, Infostar, azienda informatica friulana che si occupa principalmente di consulenza informatica, ma che ha nel core business anche la formazione IT del personale aziendale, ‘ha aggiunto un valore antropologico e sociale all’attività prevalentemente tecnica, che vuol dire avere una maggiore considerazione verso le difficoltà che le persone possono incontrare nell’approccio al cambiamento digitale- afferma Luca Noacco, vice presidente di Infostar- Aiutiamo le aziende ad evolversi, promuovendo il lato tecnologico in ottica umanistica. Questo rappresenta un plus alla nostra consulenza, che non ha soltanto un’impostazione squisitamente tecnica, ma contiene anche un’attenzione alla persona che lavora in azienda, che va motivata e indirizzata al raggiungimento degli obiettivi aziendali’.


Crediamo molto nella formazione– continua Noacco- le persone vanno informate, formate e coinvolte nel processo di trasformazione digitale, non a caso abbiamo creato in Infostar, l’academy Level Up, con certificazione di qualità’.

Uno sguardo anche agli aspetti umani, dunque, che uniti alla formazione tecnica sullo sviluppo dell’IT, risulta essere una mossa vincente. Per affinare questo percorso, dopo un anno di studi all’Università di Udine, Noacco ha acquisito un master in ‘Filosofia del digitale”, con una tesi dal titolo: ‘Digital Transformation, l’evoluzione digitale per la crescita delle imprese’. “Nello specifico, non facciamo formazione filosofica. Ho fatto il master per acquisire una sensibilità umanistica, che si riflette a partire dal nostro approccio alla consulenza IT fino ai corsi di formazione che eroghiamo. L’aspetto umano è un valore in più che trasmettiamo nel percorso di evoluzione digitale per le nostre aziende clienti”.

Oggi le imprese devono fare i conti con il cambiamento epocale accelerato dalla pandemia, senza però mettere da parte le tecnologie, che si evolvono velocemente. Trascurare questi aspetti anche per un solo anno potrebbe essere complicato per un’azienda che ha la necessità di riadattarsi al mercato e che si trova ad inseguire la trasformazione digitale invece che cavalcarla. ‘Rispetto a qualche anno fa, complice anche l’emergenza sanitaria, l’interesse verso il digitale, la cyber security e la formazione è andato via via aumentando ed in modo profondo- conclude Noacco- Le aziende hanno capito che si può fare molto di più anche lavorando a distanza, utilizzando la tecnologia. È cresciuto sensibilmente il numero delle aziende che vedono nella trasformazione digitale un elemento chiave per raggiungere gli obiettivi di crescita. Tuttavia, portare a termine con successo un progetto di digital transformation, tenendo conto di ogni aspetto, in una visione olistica, non è scontato’.

Anche Tecnest azienda informatica friulana, fondata nel 1987 da Fabio Pettarin e Mario Chientaroli che ha appena compiuto 35 anni crede nelle persone. Un traguardo importante tagliato in anni di attività sull’intero territorio nazionale attraversando tutte le sfide della digital transformation in ambito manufacturing. La friulana, che festeggia anche la recente apertura di una sede a Bologna in Emilia Romagna, con i suoi oltre 400 clienti, guarda al futuro, ridisegnando non solo le tecnologie dedicate a rendere agili e digitali le fabbriche, ma anche investendo in continua ricerca e sviluppo di nuove soluzioni sempre più avanzate e performanti.

Una visione, già scritta 35 anni fa dal presidente Fabio Pettarin, che ha fatto dell’azienda non solo una fucina di tecnologie, non solo una software house, ma soprattutto un’eccellenza in ambito consulenziale: ‘Dal giorno della sua fondazione, ho sempre pensato alla Tecnest come una azienda moderna, innovativa con un team di persone che condividono i valori dei soci fondatori. La tecnologia digitale evolve ad una velocità incredibile, ma a mio avviso non è sufficiente a fornire al mercato prodotti e servizi vincenti. Fondamentale non dimenticarsi che è una azienda è composta da persone. Il valore di una buona consulenza oggi è fondamentale: la tecnologia conta, tanto quanto conta saperla applicare, adattare, con i contesti di riferimento integrarla nelle fabbriche e nella cultura aziendale delle imprese che ci scelgono’.
Sul finale del 1987 nacque Tecnest (“Tecnologie del Nord est”), aveva come claim “sistemi informatici ed elettronici”, oggi scriviamo “supply chain: cultura e soluzioni”: l’azienda è cambiata in 35 anni ed è destinata ad evolvere ancora.
Recentemente abbiamo inserito moltissimi giovani sia a Udine che a Milano e Bologna offrendo loro spazio ed interessanti prospettive sia professionali che economiche. Certamente stiamo attraversando un passaggio generazionale interno importante ed interessante, che vede i colleghi che lavorano in Tecnest dagli inizi affiancati da nuove leve. Da un lato il cambio è necessario e dall’altro è voluto. Lo affrontiamo con la giusta mentalità e consapevolezza. Vorrei infine continuare a lavorare sulle tematiche legate ai temi della sostenibilità- conclude- sposando una visione basata sull’etica di impresa, tema a cui tengo moltissimo’.

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