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ROMA – “Io posso non essere d’accordo con quello che fa l’esercito israeliano. È ora di fermarsi, è ora di arrivare al cessate il fuoco. Ma non si tratta di genocidio a Gaza”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine delle celebrazioni per i 120 anni del Tempio Maggiore di Roma. “I presupposti del genocidio- ha aggiunto- sono la predeterminazione e la decisione. Ricordiamo che è cominciato tutto con la caccia all’ebreo del 7 ottobre dello scorso anno. Non è stato un attentato, non è stato un bombardamento, non è stato un attacco militare: è stata una caccia all’ebreo casa per casa, persona per persona. Quindi con predeterminazione, con atti di violenza inaudita. Vedere una madre violentata mentre le mettono un bambino neonato dentro al forno è una cosa che neanche la Gestapo e le SS facevano”.
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