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VIDEO | A Milano la Luiss incontra le ‘Next Generation’ afroitaliane

"L'accoglienza è fondamentale, anche perché può essere un motore di economia, nuova socialità e rinnovamento democratico e sociale"

Pubblicato:05-12-2022 19:54
Ultimo aggiornamento:06-12-2022 08:07

Diaspore luiss milano
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MILANO – Dare alle ‘seconde generazioni‘ la possibilità di rafforzare le proprie competenze imprenditoriali per liberare energie di rinnovamento per tutta l’economia italiana. È stato un pomeriggio di lavoro al Luiss Hub di Milano, dove si è svolto il seminario “Africa Next Generation”, parte di un ciclo di incontri organizzato dalla Luiss in collaborazione con l’Italia Africa Business Week. All’evento, diviso in una parte di approfondimento teorico e una esercitazione pratica, hanno partecipato i docenti della Luiss Marco Mazzù e Christian Fernando Iaione, oltre a Mehret Tewolde, ceo di Italia Africa Business Week.

“Con questi workshop- spiega Tewolde- portiamo delle testimonianze reali su come fare business, nell’ottica di portare questo trasferimento di know how per rafforzare le competenze nell’imprenditoria delle diaspore”. Secondo la Ceo di Italia Africa Business Week, “le seconde generazioni possono portare un contributo importante” all’economia italiana perché rappresentano “il facilitatore naturale tra l’Italia e i Paesi d’origine”. Si tratta infatti di “persone altamente formate, che possono portare quel contributo in più per facilitare anche la conoscenza delle culture, elemento fondamentale anche nell’ottica business, e rinforzare la multiculturalità all’interno delle aziende”. Per Tewolde, infatti, “oggi si parla tanto di ‘diversity’ e ‘inclusion’, ma in ottica sempre troppo monoetnica. Portare le nuove generazioni all’interno delle aziende può portare un’innovazione per la sostenibilità della multiculturalità in Italia“.

Per il professor Marco Mazzù, docente di Marketing e Digital alla Luiss Guido Carli, “l’intento di questa iniziativa è quello di riuscire ad aprire un continuo dialogo interattivo con alcune delle comunità più importanti che sono presenti sul territorio“. Per farlo, il docente della Luiss usa “una modalità strutturata, che noi utilizziamo anche nel nostro modello educativo, e che pone al centro la capacità di formulare alcune domande e di andare a risolverle in maniera rigorosa e ben strutturata”. Uno sforzo, secondo Mazzù, che fa bene al ‘sistema Italia’ perché “le seconde generazioni molto spesso sono ben integrate nel nostro tessuto e possono portare un apporto molto importante in termini di innovazione concettuale e di contenuti per il nostro made in Italy”.


Convinto che le seconde generazioni possano portare “un contributo al rinnovamento economico, sociale e istituzionale del nostro Paese” anche il professore Christian Fernando Iaione, che ha messo alla prova la platea con un’esercitazione sulla creazione di un’idea d’impresa. Per Iaione, “l’accoglienza è fondamentale, anche perché può essere un motore di economia, nuova socialità e rinnovamento democratico e sociale“. In questo senso, aggiunge il professore della Luiss, “l’idea è quella di avere dei programmi innovativi, come il percorso formativo in ‘Digital innovation and sustainability’, che servono a dare alle nuove generazioni gli strumenti di empowerment economico e civico per cercare di progettare, raccogliere finanziamenti e generare la trasformazione ecologica delle imprese esistenti”. Iaione conclude: “Oggi le seconde generazioni sono realtà economiche importanti del nostro Paese”.

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