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Firenze, Nardella: “Numero prostitute dimezzato con l’ordinanza”

L'ordinanza è entrata in vigore due mesi fa e proseguirà per altri quattro

Pubblicato:05-12-2017 13:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:57

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FIRENZE – I risultati dell’ordinanza anti-prostituzione “ci incoraggiano: in molte zone della città abbiamo praticamente dimezzato la presenza di prostitute in strada“. Per questo “insistiamo sul principio molto pragmatico che abbiamo introdotto e vogliamo dare un contributo contro un fenomeno gravissimo”. Lo spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella, impegnato a Palazzo Vecchio in convegno contro lo sfruttamento della prostituzione organizzato dalla Cisl a cui ha preso parte anche il segretario generale del sindaco Annamaria Furlan. L’ordinanza in questione, che multa e denuncia i clienti delle prostitute in strada, “ha durata semestrale. Siamo a due mesi di applicazione e andremo avanti con sempre maggior determinazione“.

“SERVE NORMATIVA NAZIONALE”

Combattendo il fenomeno sulle strade, aggiunge, “rendiamo la vita più difficile alle mafie internazionali che gestiscono la tratta delle donne”. Detto questo, però, “è chiaro che questa non è soluzione definitiva. Sarà necessario un provvedimento normativo nazionale, come c’è in tutti i Paesi europei, che possa colpire ancora di più”. Infine, continua Nardella, “resta l’attività della magistratura: la Procura di Firenze- spiega- sta facendo un lavoro straordinario nel contrasto alle criminalità organizzate che prosperano sulla tratta delle donne e della prostituzione”.

FURLAN: OK ORDINANZA PROSTITUZIONE, FIRENZE È SIMBOLO

Il fenomeno della prostituzione “ha dimensioni incredibili e Firenze è una città simbolo, perché per primo il sindaco Nardella ha fatto un’ordinanza che penalizza e responsabilizza i cosiddetti clienti di queste donne”. Donne “spesso poco più che bambine, strappate al loro Paese, alla loro famiglia, che vengono prima violentate dai loro aguzzini poi buttate sulla strada”. Per questo “prendiamo Firenze come esempio per questa iniziativa molto importante”. Lo sottolinea Annamaria Furlan nel corso del convegno contro lo sfruttamento della prostituzione organizzato dal sindacato a Palazzo Vecchio. “Partiamo da questo e aiutiamo don Aldo Bonaiuto e la sua associazione Papa Giovanni 23esimo a raccogliere migliaia di firme perché ci sia una legge contro la schiavitù della tratta e della prostituzione”.


di Diego Giorgi, giornalista

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