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ROMA – In Italia probabilmente sarebbe scattata la rivoluzione. Ma nei Paesi Bassi la prendono ancora con una certa sobrietà. In una scuola secondaria di Utrecht, il Jordan–Montessori Lyceum, ha deciso di bloccare per un quadrimestre l’accesso dei genitori ai voti dei figli. Nel tentativo di ridurre la pressione sugli studenti. Lo racconta il Guardian.
I Paesi Bassi hanno un sistema in base al quale gli studenti devono raggiungere una certa media dei voti per passare all’anno successivo, ma il Jordan–Montessori Lyceum ha scoperto che la condivisione via app (come funziona anche in Italia) dei voti in tempo reale stava aumentando lo stress tra i bambini.
L’insegnante di economia della scuola, Stijn Uittenbogaard, ha studiato 500 dei suoi alunni, metà della coorte scolastica, e ha scoperto che quando i genitori controllavano l’app regolarmente, i bambini valutavano il loro stress a 2,7 su cinque. Quelli i cui genitori non controllavano costantemente l’app riportavano un livello di 2.
“Quando andavo a scuola io – ha detto Uittenbogaard – c’era un rapporto quattro volte l’anno, ma altrimenti potevi dire ai tuoi genitori quello che volevi. Ora i genitori possono ricevere una notifica push sui loro telefoni: ‘Ehi, tuo figlio ha avuto un nuovo risultato’, e il bambino torna a casa con i genitori seduti pronti per una conversazione. Questo è spaventoso”.
Dopo aver discusso i suoi risultati con il rettore, Geert Looyschelder, la dirigenza della scuola ha proposto una pausa di un mese nella condivisione dei risultati. Il 95% dei genitori è stato d’accordo e il consiglio dei genitori ha insistito per un blocco di 10 settimane.
Looyschelder, educatore da 40 anni, ritiene che l’angoscia per i voti nel sistema scolastico olandese tradizionale stia dominando sullo sviluppo di abilità di vita come l’empatia e la flessibilità. “Il fatto che i genitori guardino alle spalle degli studenti causa solo stress”, ha detto. “Nel nostro sistema educativo, diciamo sempre: ‘Hai il diritto di fare errori. È così che impari'”.
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