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Pugno duro contro writer di Muggia: 3 mesi da scontare e 40.000 euro da risarcire

Pubblicato:05-11-2024 15:06
Ultimo aggiornamento:05-11-2024 15:06

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TRIESTE – Ventimila euro di spese processuali da pagare, altri 18.000 da risarcire al Comune nonché una condanna a due mesi e venti giorni di reclusione a carico del giovane incensurato. È quanto contenuto nella sentenza emessa alcuni giorni fa dal Tribunale penale di Trieste contro un writer a Muggia (Trieste), che ha imbrattato una lunga serie di edifici della cittadina istriana nel corso del 2021, tra questi il Municipio e il Museo Carà, che per questo ha riportato danni pesanti al rivestimento.

L’autore dei danneggiamenti, avvenuti tra il 5 e il 6 giugno 2021, è un ragazzo di Muggia, fanno sapere dal Comune. A lui sono giunti gli agenti della Polizia locale che hanno ricostruito la spedizione a colpi di bomboletta di vernice e firma ‘Coar’, comparsa, oltre Municipio e museo, anche sui muri del giardini Cosina, del vicino campo da basket, l’edificio comunale e gli arredi della zona e in via D’Annunzio, sull’edificio che ospita il centro diurno di via Dante, e sui muri comunali di via Mazzini.

MA ‘COAR’ NON SI E’ DIMOSTRATO PENTITO

“Rilevo con dispiacere- commenta il sindaco di Muggia, Paolo Polidori (Lega)- il fatto che il ragazzo responsabile degli imbrattamenti non abbia mai ammesso le proprie responsabilità, non si sia mai scusato e non abbia mai risposto a una possibile collaborazione per rimediare ai danni causati. Avrebbe evitato una condanna così pesante, ad esempio concordando opere di pulizia con l’amministrazione. Si ricorda che in passato, per un episodio simile, un altro ragazzo di Muggia era stato individuato. In quel caso- conclude il sindaco- si era presentato in Comune con un’offerta economica di risarcimento e scusandosi per il proprio comportamento. Una scelta che gli aveva permesso di evitare la pronuncia di una condanna penale che in questo caso invece è avvenuta”.


Oltre la condanna penale e il pagamento delle spese processuali, il Comune istriano si è quindi costituito parte civile con una richiesta di risarcimento integrale dei danni. La parte patrimoniale (ripristino facciate) è stata quantificata in 17.390 euro. A questa si aggiunge una richiesta di ulteriori mille euro sotto il profilo non patrimoniale, conclude la nota, poiché “dalla condotta dell’imputato è derivato un pregiudizio per l’immagine dell’ente e dell’estetica dei beni immobili comunali”.

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