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Stragi naziste, la mossa del Pd: “Più soldi per i risarcimenti e più tempo per chiederli”

"Portare a 100 milioni in cinque anni le risorse e abolire deadline dei 180 giorni"

Pubblicato:05-11-2022 15:41
Ultimo aggiornamento:05-11-2022 15:44
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Monte Sole luoghi eccidio
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BOLOGNA – Più soldi e più tempo per avviare le azioni giudiziarie. Questi, in sintesi, gli obiettivi del disegno di legge presentato dai senatori del Partito democratico Dario Parrini e Tatjana Rojc per “rafforzare le disposizioni” del decreto, poi convertito in legge, con cui pochi mesi fa è stato istituito un Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime dei crimini di guerra compiuti dai nazisti in Italia, o a danno di cittadini italiani, tra l’1 settembre 1939 e l’8 maggio 1945. Un Fondo che, peraltro, è stato anche oggetto di alcune critiche, dal momento che, sostanzialmente, fa ricadere sullo Stato italiano la responsabilità di risarcire le vittime di crimini compiuti da cittadini tedeschi.

“DECRETO MIGLIORATO QUANDO È DIVENTATO LEGGE, MA NON BASTA”

Nel presentare l’unico articolo del disegno di legge, i due senatori dem ricordano che “in sede di conversione del decreto sono stati apportati al Senato alcuni correttivi”. In particolare, ricordano, “è stato esteso da 30 a 180 giorni il termine per iniziare le azioni di accertamento e liquidazione dei danni”. Tuttavia, secondo Parrini e Rojc rimangono “diverse criticità“, in quanto “le vittime di crimini così odiosi non possono vedere ridotte le proprie possibilità di difesa e di accesso al Fondo”. Da qui la decisione di presentare un ddl che si propone di modificare la norma “in quattro direzioni”. In primis, “incrementando la dotazione del fondo, che passa da poco più di 55 milioni in quattro anni a 100 milioni in cinque anni”, poi “inserendo queste azioni giudiziarie tra quelle per cui può essere richiesto il patrocinio a spese dello Stato anche in deroga ai limiti di reddito stabiliti dalla legge”. Oltre a questo, si intende “sopprimere la deroga al principio dell’immediata esecutività delle sentenze non definitive” e, soprattutto, “abolire il termine di 180 giorni per intraprendere le azioni giudiziarie“.

LEGALE DELLE VITTIME DI MARZABOTTO: “IL DDL VA NELLA DIREZIONE GIUSTA”

La proposta di Parrini e Rojc riscuote l’approvazione di Andrea Speranzoni, uno dei legali dei familiari delle vittime dell’eccidio di Marzabotto, secondo cui, da un punto di vista tecnico, “è senz’altro auspicabile” che il ddl presentato dai due parlamentari diventi legge. Parlando alla ‘Dire’, Speranzoni si sofferma, in particolare, sui due punti principali del ddl, vale a dire quelli relativi all’aumento della dotazione economica del fondo e all’abolizione del termine dei 180 giorni per intraprendere azioni giudiziarie. Su quest’ultimo punto, il legale spiega di essere favorevole all’abolizione della ‘deadline’, in quanto così facendo “si riconosce l’inderogabilità di un diritto personalissimo”, senza contare “la dubbia costituzionalità” del limite dei 180 giorni. Per quanto riguarda il lato economico del ddl, anche su quel versante Speranzoni mostra di apprezzare l’iniziativa di Parrini e Rojc, perché, dice, “è giusto dare le più ampie garanzie possibili” a chi richiederà i ristori di poter vedere soddisfatta la propria richiesta. Quanto, infine, alle critiche per il fatto che, con l’istituzione del fondo, la responsabilità di risarcire le vittime di crimini compiuti da cittadini tedeschi ricada sullo Stato italiano, Speranzoni si limita a dire che “quella di istituire il fondo è una scelta politica”, che ora deve essere realizzata “offrendo le più ampie garanzie possibili”, e ricorda che, comunque, l’istituzione del fondo non cancella la battaglia legale per ottenere i risarcimenti dallo Stato tedesco.


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