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Governo. Ultimatum Dc a Psd-Ap: “Agenda fine mandato o stop”

SAN MARINO - Lo "smottamento" della coalizione nell'ultimo Consiglio grande e generale e i movimenti nell'area riformista destano

Pubblicato:05-11-2015 16:58
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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SAN MARINO – Lo “smottamento” della coalizione nell’ultimo Consiglio grande e generale e i movimenti nell’area riformista destano più che un sospetto nel partito capofila di maggioranza. Il Pdcs non ha però perso tempo per chiedere ai propri alleati di giocare a carte scoperte: da via delle Scalette, i vertici riassumono oggi ai cronisti l’aut aut dato all’indomani di un faccia a faccia delle forze di Bene comune.

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“Nell’ultimo Consiglio abbiamo avuto la sensazione di una sorta di ‘smanamento‘ degli alleati- spiega il segretario Marco Gatti- e che qualcuno facesse prove di maggioranza di vario tipo”. Di qui la richiesta: “Vorremmo chiarire con gli alleati se le condizioni che ci hanno visto insieme sussistono ancora per arrivare a fine legislatura- manda a dire- vorremmo condividere quali cose riteniamo prioritarie per fare un’agenda di fine legislatura, ma anche quali, non realizzabili ora, potrebbero essere portate in un programma per presentarci insieme alla legislatura successiva”.


Non è stato messo sul tavolo un giuramento di amore eterno, prosegue il leader del Pdcs, ma una domanda plausibile: “Condividiamo programmi, obiettivi e tempi?”. Per Luca Beccari, vice segretario, il nodo della questione in ballo, in particolare con il Psd, è il fare: “I partiti in questo momento devono essere meno ideologici e un po’ più pratici- spiega- non vediamo come ostativo l’interesse per l’area riformista, ma se dovesse prevalere sulla capacità di lavorare insieme ad altri verrebbe meno la sostanza, in favore dell’etichetta”. E in questo caso, chiosa, “non vedremmo prospettive sul futuro comune”.

Per il capogruppo Luigi Mazza i partiti di Bene comune sono concordi nel ritenere incompleto il percorso di riforme iniziato insieme a inizio legislatura: “Ma dobbiamo allora tutti chiederci- puntualizza- se questa coalizione è in grado di completare quella strada, se ci sono le condizioni per andare avanti e se siamo in grado di farlo da soli”. Beccari chiarisce che da parte del Pdcs non è stata messa in discussione la tenuta della maggioranza. “L’impegno è di andare avanti- sottolinea- ma come partito di maggioranza relativa crediamo importante fare questa riflessione e ci aspettiamo che dopo il confronto di ieri, con gli alleati si possa continuare nel ragionamento”.

Ribadisce infine il concetto Gatti: “E’ necessario stilare l’agenda di fine legislatura- conclude- serve una maturazione interna ai partiti e velocemente bisogna che ci mettiamo giù perché il bilancio previsionale è alle porte e ci sono scelte politiche da prendere”.

di Cristina RossiGiornalista professionista

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