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Lena (Pd) presenta la legge per far riconoscere la clownterapia nel Lazio

"Il nostro obiettivo è far capire che la Regione vuole promuovere la clownterapia nelle sue aziende ospedaliere pubbliche e private accreditate attraverso la formazione"

Pubblicato:05-11-2015 12:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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ROMA – “Un sorriso aiuta a vivere, ad affrontare meglio le terapie e a superare le malattia”. Da qui l’idea di presentare una proposta di legge nella Regione Lazio sulle ‘Disposizioni in materia i clownterapia’. A spiegarlo in una videointervista all’agenzia Dire è Rodolfo Lena, presidente della commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale del Lazio, presente al convegno su ‘Il valore del clownterapeuta in ospedale’ al Policlinico Tor Vergata di Roma. “Conosco diverse associazioni tra cui ‘Sorrisiamo’ che fanno questo tipo di volontariato all’interno delle strutture sanitarie della nostra Regione e- prosegue l’esponente del Pd- ho pensato di razionalizzare un po’ l’ambito della clownterapia attraverso una proposta di legge (la n.273 del 30 giugno) molto semplice”. Il testo si compone infatti di soli 7 articoli e l’articolo 6 “è forse il più importante- precisa Lena-. In sostanza si chiede alla direzione regionale sociosanitaria di mettere a disposizione dei fondi all’interno del bilancio. La volontà della proposta è far conoscere la terapia del sorriso, far capire cosa’è e cosa può fare. Puntiamo ad organizzare dei corsi di formazione- continua il presidente- non ci si può improvvisare quando si entra in un ospedale. È necessario formare il personale, i volontari e le associazioni che operano nelle strutture sanitarie. Il nostro obiettivo è far capire che la Regione vuole promuovere la clownterapia nelle sue aziende ospedaliere pubbliche e private accreditate attraverso la formazione“. Il presidente aggiunge: “verrà creato un tavolo che stabilisca i criteri e le regole per poter offrire questa formazione e dare un attestato che riconosca ai clownterapeuti la loro professionalità. È indispensabile far sorridere chi deve guarire, soprattutto se per farlo deve affrontare cure dure dal punto di vista fisico e psicologico. La parte economica prevista dall’articolo 6 prevederà anche dei bandi regionali con relativi finanziamenti”.

clownterapia

Non è semplice stabilire per ora i tempi di approvazione della proposta di legge sulle ‘Disposizioni in materia i clownterapia’. “All’interno della commissione che ho il piacere di presiedere ci sono già due leggi importanti incardinate– fa sapere Lena- la famosa 88 che recepisce la 328 nazionale, ovvero l’integrazione sociosanitaria. E’ una legge molto complessa e questa Regione la aspetta da tanti anni. Poi c’è l’accorpamento delle Asl- ricorda il presidente- è una proposta di legge da parte della giunta, che vuole creare nel territorio tre Asl: Roma 1, Roma 2 e Roma 3, anziché le cinque precedenti. Questo deve essere fatto attraverso una legge che è al vaglio della mia commissione. Mi auguro- conclude Lena- che si possa trovare uno spazio per inserire la proposta di legge sulla clownterapia, aiutando all’interno delle nostre strutture ospedaliere tanti pazienti e tanti bambini ad affrontare la malattia con un sorriso”.


di Rachele Bombace –  Giornalista professionista

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