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Il dl Colosseo e’ legge: musei e beni culturali sono servizi pubblici essenziali

Il decreto, approvato dopo la chiusura del Colosseo, il 16 settembre scorso, per un'assemblea sindacale, estende l'ambito di applicazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ai servizi di apertura al pubblico di musei, monumenti, istituti e luoghi rilevanti del patrimonio culturale, storico e artistico nazionale

Pubblicato:05-11-2015 11:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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ROMA – L’aula del Senato ha convertito in via definitiva il cosiddetto dl Colosseo, che inserisce i beni culturali tra i servizi pubblici essenziali. Il decreto, approvato dopo la chiusura del Colosseo, il 16 settembre scorso, per un’assemblea sindacale, estende l’ambito di applicazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ai servizi di apertura al pubblico di musei, monumenti, istituti e luoghi rilevanti del patrimonio culturale, storico e artistico nazionale.

La Camera, in prima lettura, ha ristretto la portata della norma agli istituti e luoghi della cultura appartenenti a soggetti pubblici, ha introdotto la clausola di invarianza finanziaria e ha inserito nel ddl di conversione un articolo, il quale precisa che la tutela e la fruizione del patrimonio culturale rientrano tra i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, da garantire sul territorio nazionale.

FRANCESCHINI: BENE SÌ DEFINITIVO, CONQUISTA CIVILTÀ – “Mi pare ci sia stata una larga condivisione del Parlamento che dimostra che abbiamo fatto una cosa giusta che in nessun modo toglie – come e’ stato detto gridando in modo allarmistico – i diritti dei lavoratori, che continueranno a fare assemblee e scioperi, ma regolati come negli altri settori che sono gia’ servizi essenziali. Che in Italia i musei, i luoghi della cultura, le biblioteche, gli archivi diventino servizi pubblici essenziali, ai quali addirittura si applicano i livelli delle prestazioni essenziali, e’ davvero una grande conquista di civilta’ positiva”. Cosi’ il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali, Dario Franceschini, ha commentato l’approvazione definitiva del dl Colosseo, avvenuta oggi con il voto favorevole del Senato, che equipara i servizi culturali ai servizi pubblici essenziali. Parlando al Collegio Romano a margine della presentazione della mostra su Giorgio De Chirico che si terra’ a Ferrara, Franceschini ha tenuto a dire che con la nuova norma viene “contemperato il diritto del lavoratore a fare scioperi e assemblee con il diritto del cittadino, dell’utente o del turista di usufruire di quel servizio essenziale. Mi pare largamente prevalente quest’ultima parte: una conquista di civilta’, e mi fa molto piacere che il Parlamento l’abbia approvato con una maggioranza cosi’ larga. Peraltro- ha aggiunto- i risultati si vedono gia’, perche’ ieri e’ stata fatta un’assemblea al Colosseo, ma con una anticipazione di queste trattative nel rapporto con i sindacati, si e’ svolta l’assemblea e sono rimasti aperti tutti i musei. Mi pare che sia la risposta migliore”.


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