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Von der Leyen: “Serve una fascia di prezzo per il gas, evitare i picchi”

La presidente della Commissione europea ha illustrato le proposte che avanzerà durante la riunione informale dei capi di Stato e di governo a Praga domani e venerdì

Pubblicato:05-10-2022 15:31
Ultimo aggiornamento:06-10-2022 11:50
Autore:

ursula von der leyen
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di Alessio Pisanò

BRUXELLES – “Molti dei nostri fornitori affidabili vogliono concludere con noi un accordo conveniente reciprocamente sui prezzi delle forniture di gas ed è necessaria una fascia di prezzo, una ‘forchetta’, per evitare i picchi delle oscillazioni di prezzo che stiamo avendo nelle importazioni di gas”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella discussione nel corso della plenaria del Parlamento europeo in cui ha illustrato le proposte che avanzerà durante la riunione informale dei capi di Stato e di governo a Praga domani e venerdì.

Nella lettera che la presidente dell’esecutivo europeo trasmetterà ai leader europei ci sarà anche l’appello a ristoccare il gas già dopo l’inverno 2023, un piano di acquisto comune di gas per tutti i Paesi membri, un tetto sul prezzo del gas utilizzato per produrre elettricità (“un primo passo per una riforma strutturale complessiva del mercato dell’elettricità”) e un tetto del prezzo a tutto il gas come soluzione temporanea, “in attesa di un nuovo indice dei prezzi che rifletta meglio la situazione del mercato”. “Dobbiamo proteggere i fondamentali dell’economia e del mercato unico che è la forza dell’Unione Europea, senza una soluzione comune rischiamo una frammentazione che non vogliamo e che dobbiamo contrastare”, ha aggiunto von der Leyen.


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IL PIANO PER LA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE

Oltre a chiedere ai leader di “iniettare nuovi fondi comuni europei nel piano per l’indipendenza energetica REPowerEU per permettere a tutti gli Stati in parità di condizioni di fare investimenti nelle infrastrutture energetiche”, la Commissione presenterà a Praga anche un piano in cinque punti per la protezione delle infrastrutture energetiche alla luce del recente sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2.
Oltre ad auspicare la rapida adozione sulle nuove norme per il rafforzamento delle entità europee di importanza critica, la Commissione spingerà per l’esecuzione di “stress test” congiunti con gli Stati membri sulle infrastrutture (anche digitali) “per individuare i punti deboli, ubicarli e per preparare la nostra reazione”. L’esecutivo europeo chiederà anche di aumentare la capacità europea nei meccanismi di protezione civile per far fronte a problemi che possono riguardare le infrastrutture, usare meglio la capacità di sorveglianza satellitare per individuare potenziali minacce e rafforzare la cooperazione con la Nato e altri partner su questi temi critici.

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