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Dati Arpae sull’Autodromo di Imola: le cicale sono rumorose esattamente come la Formula 1

L'assessora Penazzi: "Anche nelle giornate di quiete dovrebbero fioccare le multe, ma per fortuna non è stato così"

Pubblicato:05-10-2021 16:46
Ultimo aggiornamento:05-10-2021 16:46

autodromo Imola
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IMOLA – Sono arrivati ieri in Comune a Imola gli ultimi dati ufficiali dell’agenzia regionale di protezione ambientale, Arpae, sulla questione “rumore” all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. A quanto emerge, in sostanza, “le cicale fanno lo stesso rumore della Formula 1, con la differenza che alle prime le multe non arrivano”. Proprio per via degli insetti in questione, gli stessi che hanno già fatto slittare i collaudi delle nuove barriere anti-rumore a dopo l’estate, sono stati rilevati valori pari a 78 decibel: “Anche nelle giornate di quiete, quindi, dovrebbero dare la multa all’Autodromo, ma per fortuna non è stato così”. Lo segnala sorridendo Elena Penazzi, assessora a Turismo, Autodromo e Grandi eventi, intervenendo oggi in commissione consiliare con i vertici di Formula Imola. In tutto questo, Penazzi registra “un’unico sforamento, di pochissimo fra l’altro, in giornate non di deroga: dopo neanche due ore, però, l’Autodromo ha scritto subito al Comune per dire che si erano sbagliati. Quindi l’attività in pista, se gestita bene, può anche non dar luogo al problema del rumore. Siamo stati dentro alle regole”, rimarca l’assessora.

La faccenda del rumore in termini di tutela della salute abbraccia così anche l’attuale rilancio del circuito del Santerno, dopo gli annunci della Regione sul ritorno stabile della gara di Formula 1 (da decidere se in primavera, secondo la tradizione, oppure in estate per agganciarsi alla riviera). Più che mai il Comune e il gestore Formula Imola vogliono cercare un nuovo equilibrio, tra motori o altre attività e quiete dei residenti, per rilanciare definitivamente l’infrastruttura dopo anni di affanni. Per farlo, serviranno anche i contributi promessi di Regione e Governo. Il presidente del Conami Fabio Bacchilega, alla guida del principale ‘sostenitore’ dell’Autodromo, conferma di essere ancora in attesa.

Di fronte al consigliere della Lega Simone Carapia che lo incalza su costi e trasparenza, dopo la polemica estiva sul milione e mezzo di euro di contributo assegnato dal consorzio alla controllata Formula Imola, che nell’annus horribilis 2020 ha segnato -350.000 euro a bilancio, risponde oggi Bacchilega: “Siamo certi dei costi sostenuti, manca invece una parte della colonna dell’attivo. In queste settimane termineranno i percorsi di contributi e collaborazioni, regionali in particolare. Lavoriamo in grande trasparenza e per il 2022- puntualizza il presidente del Conami- non è ancora stato deliberato nulla di più di quanto messo a disposizione per il 2021. I contributi della Regione non sono ancora arrivati fisicamente, così come non sono arrivati in parte anche quelli del Governo, ma è tutto formalizzato. Quello che manca sta per essere portato al tavolo dei lavori”.


Più in generale, si mostra fiducioso anche sulla diversificazione delle attività il direttore di Formula Imola Pietro Benvenuti: “Lavoriamo a un evento con tutte le Università del mondo, lunedì ci saranno qui 150 ragazzi in rappresentanza di 12 atenei europei come prima prova. Stiamo rivedendo il prezzario di tutti gli eventi”. Sul prossimo calendario non si scopre Benvenuti: “Quello della F1 non è ancora uscito, tutti aspettano. Abbiamo diverse opzioni sia di auto sia di moto. Entro un mese e mezzo avremo un programma definitivo”. Penazzi aggiunge: “Quest’anno è arrivata per l’Autodromo la prima stella di sostenibilità della Fia e l’iter per ottenere l’Iso 20121 ambientale è in corso. Avanti risparmio energetico e sostenibilità sui rifiuti”. Ma l’assessora intravede anche “grandi chance nel 2022: F1 a parte, lavoriamo per avere altri eventi musicali e non solo, di ciclismo e altri sport. Museo, terrazza del museo, sala stampa, paddock 1 e 2 sono a disposizione della città e dei cittadini”.

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