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Sesso nel confessionale? “Non è reato”, i due amanti di Cesena assolti in appello

La coppia era stata sorpresa "in azione" l'1 giugno 2008 nel duomo di Cesena. Condannati in primo grado, ora sono stati assolti

Pubblicato:05-10-2016 13:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:08

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duomo_di_cesenaCESENA – Fare sesso in un confessionale, pure a cerimonia religiosa in corso, non si profila come atto osceno in luogo pubblico. Con buona pace dell’anziana signora che becca i due giovani in piena fellatio e del prete terrorizzato. La calorosa coppia che nel duomo di Cesena il 1^ giugno del 2008 aveva dato sfogo alla sua libido è stata infatti assolta in appello nei giorni scorsi, dopo essere stata condannata in primo grado a tre mesi di reclusione con sospensione della pena. Protagonista della vicenda legale l’avvocato Alessandro Sintucci del foro di Cesena, che racconta i particolari della sua strategia difensiva ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano. E’ il 1^ giugno 2008 e a Cesena c’è la notte bianca, ricostruisce il legale. Una coppia di trentenni fa mattina e decide di infilarsi dentro al confessionale del Duomo per concludere in bellezza. Lui è in piedi nudo e lei si occupa delle sue parti intime, quando una donna sentendo dei gemiti chiama i Carabinieri che fanno la sensazionale scoperta.

sesso“Capisco che la vicenda ha certamente offeso la chiesa”, spiega Sintucci, precisando che i suoi assistiti hanno fatto “veramente una sciocchezza, ma la questione giuridicamente era interessante, dal punto di vista tecnico”. Certo, il prete pensava di trovarsi di fronte a una setta e si è anche rivolto al vescovo. E i ragazzi hanno fatto celebrare una messa di riparazione mentre il confessionale è stato “ribattezzato, per scacciare il peccato”. Ma, come sostenuto dall’avvocato, non si tratta di un luogo pubblico, ma per “sua natura chiuso e non visibile, dunque in qualche modo privato”. E in appello ha avuto ragione. Sintucci tra l’altro in questo periodo sta seguendo un’altra vicenda hot. Un suo cliente, un signore di 80 anni, è stato denunciato dalla vicina di casa. L’arzillo 80enne ha infatti una fidanzata molto giovane, sui 25 anni, e particolarmente avvenente. La vicina di casa però lo spaccia spesso per impotente, così il nonnino le ha inviato una foto del membro in erezione. Ora, conclude l’avvocato, “vedremo che cosa accadrà a processo”.

di Cristiano Somaschini, giornalista professionista


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