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Naturalizzati esclusi dal voto, Affari interni contro Rf: “Distorce realtà”

[caption id="attachment_27083" align="alignleft" width="300"] Giancarlo Venturini[/caption] SAN MARINO

Pubblicato:05-10-2016 18:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:08

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Venturini_segretario di Stato Interni

Giancarlo Venturini

SAN MARINO – Sulla vicenda dei naturalizzati esclusi dal voto, la segreteria di Stato per gli Affari interni replica a Repubblica Futura, colpevole, secondo la Parva Domus, di “aver distorto ampiamente la realtà”. La segreteria di Stato presieduta da Gian Carlo Venturini osserva come “la vicinanza alle consultazioni elettorali abbia offuscato la memoria” di chi, per conto di Rf, ha partecipato all’ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale del 30 agosto scorso. Infatti, proprio in quella sede “la Reggenza aveva avanzato- chiarisce la nota- l’esigenza di inserire all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio un comma per la presa d’atto della concessione della naturalizzazione a nuovi istanti, rispetto a quelli già naturalizzati nella precedente sessione”. La necessità, spiega la nota della segreteria di Stato, nasceva dal fatto che alcuni richiedenti cittadinanza sammarinese avevano figli minori che compivano la maggiore età entro pochi giorni e “se non fossero stati naturalizzati in quel frangente non avrebbero potuto più esserlo in virtù della naturalizzazione del genitore”.

Così, “tutti i rappresentanti dei gruppi consiliari- prosegue la nota- hanno avuto la sensibilità di inserire il predetto comma nell’ordine del giorno, sebbene lo stretto tenore della norma prevedesse un’unica sessione del Consiglio”. Proprio un quell’occasione “la Reggenza ha tuttavia spiegato che questi nuovi naturalizzati non sarebbero stati iscritti nelle liste elettorali– chiarisce la Parva Domus- in quanto la revisione delle stesse sarebbe avvenuta prima che gli stessi potessero giurare ed essere iscritti nel registro della cittadinanza”. Quindi “l’Ufficio di Presidenza- sottolinea la nota- in cui erano presenti tutti i capigruppo ivi compresi quelli di Ap e Upr, formazioni che oggi compongono Repubblica Futura, ha preso atto e concordato, con la relativa sottoscrizione del verbale, su quanto evidenziato senza sollevare osservazioni”. Non solo: “A ulteriore riprova dell’attenzione e sensibilità delle istituzioni nei confronti dei cittadini naturalizzati- rimarca la nota- si rappresenta che Reggenza e Segreteria di Stato per gli Affari Interni nella seduta congressuale di martedì scorso hanno fissato la data del giuramento per sabato 8 ottobre“. In definitiva, la segreteria di Stato rigetta come “polemica totalmente sterile” quanto sollevato da Repubblica futura.


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