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“Urla strazianti, una scena terribile”: ucciso a coltellate in una rissa a 16 anni. Fermato un altro minorenne

E' successo ieri sera a Bologna. Ferito un 17enne. Il racconto dei testimoni

Pubblicato:05-09-2024 09:39
Ultimo aggiornamento:06-09-2024 08:54
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rissa Bologna
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BOLOGNA – È un ragazzo ancora minorenne la persona fermata dalla Polizia come presunto responsabile dell’omicidio di un giovane di 16 anni avvenuto nella tarda serata di ieri in via Piave a Bologna. Lo fa sapere la Questura, spiegando che la posizione del ragazzo fermato è attualmente al vaglio dell’Autorità giudiziaria.

Le volanti, dettaglia la Questura, sono intervenute intorno alle 22.30 dopo che era stata segnalata “un’aggressione tra più soggetti”, scoprendo che pochi minuti prima “si era innescata una lite tra alcuni ragazzi, nell’ambito della quale uno di loro aveva estratto un coltello e colpito due giovani“, uno dei quali è purtroppo morto per le lesioni riportate. L’altro ragazzo rimasto ferito, un 17enne, è stato invece dimesso con una prognosi di 10 giorni.

LA VICINA DI CASA: “ABBIAMO CAPITO SUBITO CHE QUALCOSA DI GRAVE ERA ACCADUTO”

Una coltellata alla pancia e una al collo. Sarebbero questi i colpi mortali inflitti al 16enne- a quanto si apprende italiano di origine africana. A raccontarlo è una signora che abita proprio di fronte al luogo dell’aggressione, dall’altro lato della strada, e che ieri sera per prima ha aperto le finestre di casa nel sentire le grida. “Erano circa le 22- racconta la giovane mamma- eravamo dall’altra parte della casa. Abbiamo sentito delle urla strazianti, richieste di aiuto, voci di ragazzi. Abbiamo capito subito che qualcosa di grave era accaduto e ci siamo fiondati alla finestra. Abbiamo aperto e abbiamo visto questa scena terribile, di un corpo riverso a terra in una pozza di sangue e tutti i ragazzi, che abbiamo capito essere gli amici, che urlavano disperati”.


L’aggressore si sarebbe allontanato subito, attraversando la strada e gettando il coltello sotto una macchina vicino al marciapiede opposto al luogo del delitto. Sul posto sono poi arrivate anche tante altre persone del vicinato, continua la signora, e anche alcuni familiari dei ragazzi coinvolti nella rissa.

“SIAMO INCREDULI E FRASTORNATI”

“Oltre a questo però non abbiamo sentito altre urla che precedessero l’accaduto- specifica- e non sappiamo cosa sia successo. Dai racconti che abbiamo ascoltato dai ragazzi è uscito fuori solo che forse sono stati provocati. Abbiamo capito che l’aggressore ha tirato fuori il coltello e ha sferrato un colpo sia alla pancia sia al collo del ragazzo, che pian piano ha camminato e poi si è accasciato a terra”. Sulle motivazioni che hanno portato all’aggressione e all’omicidio, che al momento non sono chiare, stanno cercando di fare luce gli investigatori.

La testimone si dice scioccata per la scena a cui ha assistito in via Piave. “Siamo increduli e frastornati– conferma la signora- non ci capacitiamo come alle 22 sia potuta succedere una cosa del genere. Sembravano tutti ragazzi per bene, c’erano i genitori e gli amici della vittima. Famiglie insospettabili. Una cosa folle e inconcepibile”.

UN ALTRO VICINO: “NON SONO MAI SUCCESSE COSE DEL GENERE”

Un vicino conferma. “Abbiamo sentito delle urla e quando siamo usciti abbiamo visto il ragazzo per terra in una pozza di sangue- racconta- è stato scioccante. Abbiamo visto una ventina di persone radunate lì, ma non sappiamo dire chi fosse coinvolto e chi no”. Entrambi assicurano che la zona è sempre stata tranquilla. “Non sono mai successe cose del genere- spiega il secondo testimone- ci sono i ragazzi che girano, come in tutti i quartieri di Bologna, ma una cosa così non ce l’aspettavamo”. La giovane mamma lo ribadisce. “Noi qui siamo sempre stati tranquilli- dice- io spesso rientro a casa tardi anche coi bimbi dal parco. Mio figlio di 11 anni inizia anche a uscire per brevi tratti da solo di giorno, quindi questa cosa ci rende fragili”.

Una signora anziana, qualche civico più in là, dice la stessa cosa. “Sono parecchio scioccata– afferma- è sempre tranquillo qua, è la prima volta che succede una cosa del genere”. Per un’altra signora, che abita nel condominio prospiciente al luogo dell’aggressione, qualche problema invece c’è. “Con quel bar là- dice puntando il dito contro il pub all’inizio della strada- si raduna della gente anche non piacevole. Sul parco (del Velodromo, ndr) invece non mi è arrivato all’orecchio niente di speciale”.

Un altro vicino concorda: “Io abito qui da otto anni– dice- la sera c’è gente che magari ha bevuto un po’ e non si rende conto dell’orario. E’ così per il pub e il ristorante. Un po’ di vivacità c’è sempre, ma episodi come questi non erano mai successi. Gira però gente anche un po’ sopra le righe”.

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