NEWS:

Nucleare, i Verdi contro Cingolani: “Serve un nuovo ministro della Transizione ecologica”

Il ministro Cingolani ancora nella bufera per ile sue parole sul nucleare

Pubblicato:05-09-2021 12:36
Ultimo aggiornamento:05-09-2021 12:36
Autore:

cingolani ministro
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Non mi sarei mai aspettato di essere d’accordo con l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace ed immagino neanche lui se lo sarebbe mai immaginato, pensare al nucleare è irrealistico ed aggiungo uno strumento di distrazione da parte del ministro Cingolani che sta dimostrando di non essere in grado di governare il suo ministero e quindi la transizione ecologica”. Lo dichiara il co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli che aggiunge: “Il governo frena sulle auto elettriche e sulle energie rinnovabili, non investe sul trasporto pubblico, autorizza nuove trivellazioni nel mar Adriatico, fa la guerra al piano Verde dell’ UE e apre al nucleare da fissione dopo che due referendum popolari lo hanno bocciato“.

“I lavori per costruzione della centrale nucleare di terza generazione plus di Flammanville in Francia- ricorda il leader Verde- sono iniziati nel 2007 e i lavori ancora non sono stati ultimati si ipotizza un termine nel 2022 mentre i costi sono passati da 3,5 miliardi di euro a 11 miliardi di euro, mentre con l’obiettivo 100% rinnovabile al 2050 il costo dell’energia in Italia diminuirebbe di 1,7 cent €/kWh con un risparmio procapite di 6.484 € considerando anche i minori costi sanitari legati all’inquinamento e a quelli climatici secondo lo studio dell’Università di Stanford, Berkely, Berlino e Arhus”.

“Il contrasto al cambiamento climatico- continua Bonelli- è una sfida epocale e abbiamo bisogno di un ministro che creda nella conversione ecologica e non crei, come irresponsabilmente sta facendo, una campagna di terrore definendo la transizione ecologica un bagno di sangue che produrrà disoccupazione mentre in altri paesi europei i suoi colleghi ministri la pensano diversamente e pianificano di creare milioni di posti di lavoro dalle politiche sul clima”.


L’Italia ha bisogno di un nuovo ministro che governi la transizione ecologica che sappia renderla socialmente desiderabile e quindi giusta e che non costruisca la paura sulle politiche sul clima perché ciò che ci deve fare paura sono le conseguenze del cambiamento climatico”, conclude Bonelli.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it