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Azzolina: “Dal 14 settembre la partita è sanitaria, scaricate Immuni”

La ministra torna sul tema dei banchi a rotelle: "Hanno suscitato ilarità, ma la lezione frontale non funziona più"

Pubblicato:05-09-2020 15:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:50

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ROMA – Per quel che riguarda la riapertura delle scuole “dal 14 la partita diventa sanitaria” e “sarà gestita dai professionisti della Salute nel migliore dei modi”. Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, lo dice intervenendo alla Festa del Fatto quotidiano.
Ciò detto, “invito i ragazzi a scaricare la app immuni, almeno i più grandi, e il personale– dice Azzolina- è utile e usata anche in altri Paesi”, infatti rende “piu’ facile individuare i contatti”.

“CLASSI POLLAIO CREATE DA VOTO SALVINI E MELONI”

“Abbiamo ereditato una scuola violentata ma le persone che oggi criticano hanno fatto tagli di miliardi alla scuola”, dice Azzolina. “Otto miliardi di taglio e quel qualcuno adesso è a fare campagna elettorale di città in cittàè sulla scuola”, aggiunge.

Quella a cui si riferisce Azzolina è “la terribile riforma Gelmini votata da Matteo Salvini che era deputato e se non sbaglio c’era anche Giorgia Meloni al governo- spiega il ministro- sono gli stessi che oggi fanno campagna elettorale e si oppongono alle classi pollaio”.


Con quel voto alla riforma Gelmini “si decise che le classi dovevano avere un numero maggiore di alunni”, prosegue Azzolina, e quella norma “l’hanno scritta e votata loro, e io due anni fa ho presentato una norma contro le classi pollaio, e sono stata irrisa, dicevano quelle forze politiche che le classi pollaio non esistevano”, conclude Azzolina, ma “un numero elevato di alunni per classe porta alla dispersione scolastica”.

“ILARITÀ SUI BANCHI, MA POI PIACCIONO LE AULE DEI PASESI NORDICI”

Sugli arredi scolastici, sui banchi, “si è scatenata l’ilarità ma noi abbiamo acquistato 2,4 milioni di banchi e ammodernato gli arredi scolastici, che non sono una banalità” in un Paese che ne produceva dieci volte di meno. Poi “è bello vedere le immagini delle scuole del Nord Europa, con degli elementi innovativi, ma quando l’Italia prova a farlo calano le critiche”, sostiene Azzolina.

Si è ironizzato sui banchi con le rotelle, “e qualcuno tra i meme che ho visto mi ha anche divertito”, ma questi nuovi arredi scolastici servono, perché “oggi la lezione frontale non funziona più e noi abbiamo una dispersione scolastica che fa paura“, spiega Azzolina.

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