CAGLIARI – Nel territorio sardo si sta assistendo all’infiltrazione di gruppi mafiosi campani e calabresi, soprattutto nel sud dell’Isola, con i comparti economici più esposti al rischio che sono quelli degli appalti e delle costruzioni turistiche. E’ quanto emerge dai capitoli sulla Sardegna della relazione sull’attività svolta dalla Direzione investigativa antimafia, relativa al secondo semestre dell’anno scorso. “I gruppi mafiosi calabresi, che non trascurano le opportunità provenienti da Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna, sono aperti al dialogo con altre associazioni malavitose, italiane e straniere”, si legge nella relazione.
Il territorio dell’isola appare poi “ormai non immune da infiltrazioni camorristiche, come attesta il provvedimento di sequestro di beni eseguito in Sardegna il 23 ottobre 2014 a carico di imprenditori e professionisti legati al cartello dei Casalesi, al gruppo Zagaria, ed al clan D’Alessandro, per conto dei quali avevano investito proventi delle attività illecite nel settore turistico”.
Nel dettaglio, l’anno scorso a Villasimius (Cagliari) è stato sequestrato un villaggio turistico di lusso. Immobili sono stati sequestrati anche a Cagliari, Arbus e Sestu, nonché diversi conti correnti presso una banca di Sestu. Tra gli indagati dalla Procura di Cagliari figurano un eurodeputato e un consigliere regionale della Campania.
di Andrea Piana
Giornalista
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