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“Pochi letti negli ospedali di Bologna: i pazienti dormono in Pronto soccorso”. L’allarme del Nursind

Il sindacato Nursind di Bologna denuncia la carenza di posti letto negli ospedali, con conseguenze su pazienti e operatori

Pubblicato:05-08-2022 18:02
Ultimo aggiornamento:05-08-2022 18:02

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Sempre meno posti letto negli ospedali di Bologna. E sempre più pazienti, di conseguenza, costretti a “dormire in Pronto soccorso”. E’ la nuova denuncia sollevata da Antonella Rodigliano, segretaria provinciale del Nursind, il sindacato degli infermieri e delle ostetriche. “C’è sempre una minor offerta di posti letto in tutte le strutture ospedaliere della Città metropolitana- punta il dito Rodigliano- al contrario di quanto avrebbe dovuto comportare l’attuale situazione pandemica, con conseguenze anche sulla regolare attività di assistenza sanitaria ai cittadini. Si tratta di una situazione che denunciamo da tempo, senza però ottenere alcun genere di risposta da chi di dovere”.

“PROBLEMI PER MALATI E OPERATORI SANITARI”

Questa riduzione, continua la numero uno Nursind, “comporta anche che molti pazienti sono costretti a dormire nei Pronto soccorso. Le conseguenze ricadono così sia sugli operatori, il cui carico di lavoro ne risente, sia sugli stessi pazienti, che in questo modo non possono essere subito assisti nei reparti necessari”. Secondo Rodigliano, serve dunque una “reale programmazione da parte del pubblico, non solo perché in futuro potremmo nuovamente ritrovarci ad affrontare altre emergenze pandemiche, ma anche per affrontare altre questioni, come le liste d’attesa che continuano a essere preoccupantemente lunghe”.

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ANCORA AGGRESSIONI

A questo si aggiunge il problema sicurezza. Nei giorni scorsi, spiega il sindacato, “sono giunte diverse segnalazioni” da parte di “sanitari minacciati persino con delle forbici sottratte dai pazienti, insulti e ripetute situazioni che mettono a rischio il corretto svolgimento delle attività e dell’assistenza ai cittadini”. Rodigliano ribadisce dunque “tutta la nostra preoccupazione per il futuro. Ci sono padiglioni e reparti che non vengono sfruttati appieno, senza posti letto, e inoltre siamo preoccupati di questo continuo spostamento di letti nel privato, che non è la risposta da dare per affrontare i problemi”.


“AMPLIARE POSTI LETTO E PERSONALE”

“La sanità pubblica è un’eccellenza, dobbiamo salvaguardarla. In che modo? Con più personale, con maggiore organizzazione e con un reale e necessario ampliamento dei posti letto. Ci auguriamo che finalmente qualcosa si muova e che non ci si ritrovi nei prossimi mesi a dover nuovamente parlare sempre degli stessi problemi”, manda a dire la numero uno Nursind a Bologna.

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