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Profezia renziana: “Per la Lega e per Calenda sarà dura prendere voti in Veneto”

Moretto (Iv): con le loro posizioni difficile ottenere consensi tra imprese della regione

Pubblicato:05-08-2022 16:54
Ultimo aggiornamento:05-08-2022 16:54

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Venezia – In Veneto, “dove ha preso tanti voti alle elezioni europee”, sarà difficile per Carlo Calenda, leader di Azione, ripetere a settembre l’exploit di consensi: perchè “avrà difficoltà a spiegare la sua posizione”, quella di chi dice che “si fa parte di una alleanza, ma poi ognuno ha il suo programma”. Questa non sarà ‘musica’ per le imprese del Veneto, pronostica la parlamentare di Italia Viva, Sara Moretto. Che non vede bene neanche la corsa della Lega in regione. “Il mondo produttivo veneto si sente tradito dal centrodestra” per la caduta del Governo Draghi. E in particolare, dice Moretto, parlando oggi a Radio Leopolda, “mentre Forza Italia ha proprio rinunciato alla sua identità”, la Lega “gioca su due profili: a livello nazionale non vota la fiducia a Draghi mentre Zaia (presidente della Regione, ndr), accarezza gli imprenditori dicendo che era contrario” a far cadere il Governo, quindi “cercando di far credere che cui siano due leghe”. Ma per Moretto, “il vero fatto è che la Lega veneta a Roma non pesa, Salvini invece decide e il Veneto ne fa le conseguenze, gli imprenditori veneti in primis“. Ma col voto i “nodi vengono al pettine”, aggiunge Moretto.

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E intanto i renziani ‘incassano’: nostra posizione più chiara, aumentano iscritti e volontari

E, ‘in mezzo’, Italia viva vede aprirsi spazi: “Man mano che il contesto politico si fa più confuso per gli altri è più chiaro per noi. Stiamo notando, anche come coordinamenti territoriali, un clima diverso in queste ultime ore con iscrizioni al partito, di persone che prendono la tessera, e tante adesioni di volontari, perchè la nostra posizione che, in questa campagna elettorale è quella più sfidante e più difficile, man mano che si va avanti si dimostra la più chiara”. E in Veneto soprattutto, aggiunge, si “gioca una sfida importante su temi che hanno fatto dividere gli altri”. E pensa a Calenda e Lega.

Il mondo imprenditoriale veneto chiede dei ‘sì’ non blocchi o salti nel buio

Il leader di Azione, riflette Moretto, potrebbe far fatica, ad ottenere consensi nel mondo imprenditoriale veneto “che chiede investimenti e dei ‘sì’, non dei continui blocchi. A loro cosa racconta chi sta in coalizione con chi si è sempre opposto, da ultimo ai rigassificatori, alle infrastrutture?”. E cosa dirà la Lega alle imprese che avevano già fatto i conti di arrivare a fine anno con il Governo Draghi? “Per loro tranciare di netto l’esperienza di Governo significa interrompere un lavoro e prepararsi ad un salto nel buio proprio nel momento della crisi energetica” e con sullo sfondo la guerra in Ucraina che va avanti. Tutto questo, per le imprese venete “che vivono di export, è un salto nel buio” che la Lega difficilmente riuscirà a “chiarire” e questo, per Moretto, lo sconterà nelle une. “Dirsi un partito territoriale per poi subire in maniera silenziosa i danni diretti significa mangiarsi la faccia davanti ai propri elettori” e le “chiacchiere di una Lega che dice una cosa e poi non porta avanti il Governo si potranno facilmente smascherare in campagna elettorale”, conclude la parlamentare renziana.


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