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Mes, Bonaccini sfida Salvini e Meloni: “Per l’Emilia-Romagna 3 miliardi, vorrei dibattito con loro”

Il presidente dell'Emilia-Romagna non esita a sfidare Matteo Salvini e Giorgia Meloni ad un confronto pubblico sui fondi della discordia

Pubblicato:05-08-2020 12:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:43
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BOLOGNA – Stefano Bonaccini vuole i miliardi di Mes per rifondare la sanità dell’Emilia-Romagna e non esita a sfidare Matteo Salvini e Giorgia Meloni ad un confronto pubblico sui fondi della discordia. Quei fondi “sono anche cantieri che aprono, imprese che lavorano, maestranze, fornitori, allestitori. Mi piacerebbe fare un bel dibattito con Salvini e Meloni su queste questioni e poi vediamo cosa spieghiamo agli italiani a proposito di chi è favorevole e chi è contrario”, ha mandato a dire il presidente della Regione, questa mattina in diretta a Omnibus su La7.

Bonaccini torna dunque ad incalzare sul Mes, con cui vorrebbe potenziare la sanità della sua regione: “Per l’Emilia-Romagna sarebbero tra i due e i tre miliardi di euro, senza condizionalità, cioè non pagherebbero il debito i nostri figli. A chi si oppone al Mes e voleva qui in campagna elettorale privatizzare la sanità pubblica dell’Emilia-Romagna, e gli hanno risposto li elettori, non io, spiego io dove spenderemmo i soldi”.

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Bonaccini cita i nuovi ospedali, come quello di Piacenza, ma ha in mente anche di “ristrutturare alcuni ospedali per ampliarli”. Ci sono poi le Case della salute e l’assistenza domiciliare, “dove dobbiamo arrivare al 10%”. Perchè soprattutto “alcune fasce di popolazione, le persone anziane e disabili, è bene curarle al proprio domicilio”.

Nei piani della Regione c’è poi l’assunzione di nuovo personale sanitario, perchè “abbiamo bisogno di mettere una nuova generazione nel sistema sanitario pubblico”. Tutto questo, avverte poi Bonaccini, si potrebbe tradurre in una politica di investimenti utile a contrastare la fortissima frenata dell’economia a causa del Covid. Ed è questo il terreno su cui il governatore democratico sfida i leader del centrodestra, assai critici su un eventuale utilizzo del fondo.

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Quanto al Recovery Fund, Bonaccini ribadisce dopo l’incontro di ieri con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella la richiesta di coinvolgimento delle Regioni nella programmazione dei fondi, richiesta già a suo tempo inoltrata dalla conferenza dei presidenti all’unanimità. “Nessun Governo- sottolinea ancora il presidenza della Conferenza delle Regioni- potrebbe immaginare di fare da solo”. Ma, ricorda poi,” quando agli stati generali chiedemmo di essere coinvolti Conte disse di sì e io mi fido del presidente del Consiglio”.

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