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Centrodestra pronto ad appoggiare Renzi, Pd: “Se ddl Zan viene stravolto è colpa sua”

L'editoriale di Nico Perrone per Dire Oggi

Pubblicato:05-07-2021 18:18
Ultimo aggiornamento:06-07-2021 15:50

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ROMA – Matteo Renzi con i suoi senatori di Italia Viva affosserà il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia? Il ddl, già approvato dalla Camera dei Deputati, da mesi è bloccato al Senato dall’ostruzionismo del centrodestra. Anche il Vaticano è sceso in campo per chiedere di modificare alcuni articoli del provvedimento. Nelle ultime ore il leader di Italia Viva, che aveva votato il testo alla Camera, ha cambiato idea presentando alcuni emendamenti per modificarlo. Se, grazie ai voti del centrodestra, queste modifiche fossero accolte il testo dovrebbe ritornare alla Camera per una nuova approvazione.

Per quanto riguarda le modifiche che vuole Matteo Renzi queste vanno a cassare dall’articolo 1 la parte sull’identità. Il testo del ddl Zan, infatti, all’articolo 1 definisce l’identità di genere come “l’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corrispondente al sesso biologico” e “indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione”. Italia Viva vuole togliere queste parti aggiungendo soltanto le parole ‘o fondati sull’omofobia o sulla transfobia’. Modifiche anche all’art. 4 sulla libertà di espressione. Nel ddl Zan si afferma che “ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”. Italia Viva afferma che “la libertà di pensiero e di espressione sono già tutelati dalla nostra costituzione, non può essere degradata in una legge ordinaria”, e quindi il ddl Zan va cambiato.

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Altro tema l’articolo 7: “La Repubblica riconosce il giorno 17 maggio quale Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, al fine di promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei principi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione”. Questo articolo è stato fortemente contestato dal Vaticano, dalla Lega e dal centrodestra, da parte sua Italia Viva vuole aggiungere la frase: “Nel rispetto della piena autonomia scolastica”.

Muro da parte del Pd, che accusa Renzi di voler affossare il ddl Zan, e che ha chiesto di mandare il ddl in Aula del Senato il prossimo 13 luglio per approvarlo così com’è. “I voti di Italia Viva sono sufficienti per approvare o affossare il DDL Zan al Senato, che IV ha già votato alla Camera. Mi sembra che la questione stia tutta qui” ha sottolineato Lia Quartapelle, componente della segreteria Pd, che oggi si è riunita proprio per decidere sul tema. Renzi ha cercato di svicolare rilanciando la palla: “Ci sono divisioni profonde sia nel M5S che nel Pd, lo sanno tutti. Credo che i senatori di Italia viva voteranno compatti, troviamo un compromesso serio, buono, che dia garanzia. Oppure non lo troviamo e si va alla conta, vada come vada… una parte dei senatori senza dirlo, con ipocrisia, si prepara al voto segreto per affossare la legge. Non si tratta dei senatori di IV” ha tenuto a precisare il leader di Italia Viva. A questo punto si andrà in aula e lì si conteranno i voti. Facile prevedere che sugli emendamenti di Italia Viva arriveranno compatti tutti i voti del centrodestra, di qui il rischio dello stravolgimento del provvedimento. Ma a quel punto, hanno sottolineato i Dem “sarà chiaro il colpevole”. Da parte sua il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi ha indossato i panni del pompiere: “Ho fatto una proposta a Letta e tutti i partiti. Troviamoci entro domani sul ddl Zan. Togliamo quelli che anche secondo il Santo Padre e la Santa Sede sono passaggi critici, quindi togliamo le scuole, i bimbi la cui educazione spetta a mamma e papà. I reati di opinione, le censure, e concentriamoci invece sulle punizioni di chi abusa o aggredisce due ragazzi o due ragazze che hanno tutto il diritto di amarsi. Spero che Letta e il Pd non insistano sulla loro strada solitaria perché rischiano di affossare totalmente e definitivamente la legge” ha detto Salvini.

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