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Tg Sanità, edizione del 5 luglio 2021

Pubblicato:05-07-2021 16:32
Ultimo aggiornamento:05-07-2021 17:04

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COVID. SPERANZA: CRESCE IN ITALIA VARIANTE DELTA, ANCORA PRUDENZA

“L’agenzia europea Ecdc ci dice che con tutta probabilità la variante Delta, nel giro di qualche settimana, sarà prevalente in Europa e quindi anche in Italia. E questo ci deve spingere ad essere ancora più attenti, a continuare il contact tracing, a continuare il tracciamento, a investire sul sequenziamento e a continuare a rispettare quelle regole essenziali che ci hanno consentito di piegare la curva in tante stagioni”. A lanciare il monito è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della visita, la settimana scorsa, alla Casa della Salute ‘Le Piagge’ di Firenze. Ma l’Italia deve temere la variante Delta? “Intanto vediamo i numeri, che in un’epidemia sono la cosa più importante- ha risposto Speranza ai giornalisti- avevamo quasi 30mila persone in ospedale, oggi in tutta Italia ne abbiamo 1.700. Avevamo 3.800 persone in terapia intensiva, oggi poco meno di 300. Questo significa un crollo di più del 90% e che c’è un quadro migliore rispetto alle passate settimane, ma lo ribadisco: non significa che la partita è vinta. Abbiamo bisogno ancora di cautela, prudenza e gradualità”, ha concluso il ministro.

VACCINI. FIGLIUOLO: NESSUN RITARDO, SI PUÒ ANDARE SPEDITI

“Nessun ritardo sui vaccini”. Ad assicurarlo è il commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, che in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ replica ai governatori delle Regioni affermando che “le dosi sono sufficienti per procedere spediti nella campagna vaccinale”, raggiungendo così l’obiettivo dichiarato dell’immunità di gregge entro fine settembre. “Se confrontiamo luglio con giugno c’è una flessione del 5% dei vaccini Pzifer e Moderna, non parlerei di ritardi- ha detto Figliuolo- Tra luglio e settembre avremo un approvvigionamento di circa 45 milioni e mezzo di dosi di questi vaccini, che sono i più usati. A luglio è prevista la disponibilità di circa 14,5 milioni di dosi, che assicureranno anche le vaccinazioni eterologhe per gli under 60 che hanno fatto come prima dose il vaccino AstraZeneca”. Per questo, secondo Figliuolo, “le Regioni hanno la potenzialità di somministrare complessivamente 500mila vaccinazioni al giorno”, ha concluso.

COVID. IN GRAN BRETAGNA STOP MASCHERINE AL CHIUSO DAL 19 LUGLIO

La Gran Bretagna, nonostante l’aumento dei casi da variante Delta, si prepara a un ‘liberi tutti’. Il premier Boris Johnson revocherà infatti il prossimo 19 luglio le ultime restrizioni anti-Covid, come l’obbligo di mascherine al chiuso o il rispetto del distanziamento. Con l’86% degli adulti che ha ricevuto almeno la prima dose, il governo di Londra vorrebbe dunque rimuovere le restrizioni legali e lasciare al singolo la scelta su dove indossare la mascherina, tenendola obbligatoria solo in ospedale e in strutture sanitarie. Intanto in Inghilterra i casi di Covid riconducibili alla variante Delta sono quasi quadruplicati in meno di un mese: sono stati fino a ora individuati 161.981 casi, il 46% dei quali registrati nell’ultima settimana. La variante, sequenziata per la prima volta in India, in Gran Bretagna rende oggi conto del 95% dei casi.


TERAPIE INNOVATIVE AD ALTO COSTO, DA SIFO PROGETTO PER VALUTARNE APPROPRIATEZZA

Nel giro di pochi anni saranno disponibili oltre 20 nuovi farmaci dall’enorme potenziale terapeutico, ma anche dai prezzi decisamente elevati: davanti a questo scenario il Servizio sanitario nazionale sarà in grado di garantire a tutti i cittadini e pazienti un equo accesso alle cure? Per affrontare questo nodo la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) ha presentato ad Assisi, in occasione del corso ‘La farmacia clinica: dati e indicatori di performance, come utilizzarli per migliorare il Governo clinico’, un progetto per l’istituzione del servizio di valutazione dell’appropriatezza prescrittiva. “Il progetto SIFO prevede la definizione di un modello condiviso per l’analisi e la gestione dell’appropriatezza prescrittiva- ha spiegato Fausto Bartolini, coordinatore scientifico del corso e presidente del prossimo Congresso SIFO- il modello prevede, sulla base della raccolta puntuale dei dati, l’alimentazione di un cruscotto regionale ed aziendale che renda le strutture e le organizzazioni capaci di monitorare e valutare tempestivamente le scelte prescrittive e le modalità di utilizzazione del farmaco da parte del paziente”. Secondo il presidente SIFO, Arturo Cavaliere, con questa proposta i farmacisti ospedalieri “interpretano al meglio la loro vocazione di protagonisti del governo clinico attraverso la trasformazione del dato in informazione. Il Servizio sanitario nazionale e i decisori hanno bisogno di capire come governare concretamente l’innovazione terapeutica: riteniamo che questo progetto sia quindi un contributo che con competenza e tempestività permette alle istituzioni di gestire correttamente uno dei periodi più stimolanti per l’assistenza sanitaria”, ha concluso. 

– L’IMPATTO DEL COVID SULLA VITA DEI BAMBINI: AMREF DIALOGA CON GLI ESPERTI

In quale modo la pandemia da Covid-19 ha influito sulla vita di bambine, bambini e adolescenti? Cosa è accaduto alla salute delle giovani generazioni che da oltre un anno devono trovare risposte alle tante difficoltà causate dal Coronavirus? A queste e ad altre domande hanno risposto la sociologa Chiara Saraceno e il pediatra Giorgio Tamburlini, intervistati da Annalisa Cuzzocrea nel corso dell’incontro online dal titolo ‘La salute sospesa delle bambine e dei bambini – Dialoghi tra prospettive differenti e pratiche comuni’, primo di tre appuntamenti. I successivi dialoghi, curati da Amref Health Africa-Italia – all’interno del progetto ‘Fa.C.E. – Farsi Comunità Educanti’, che vede capofila la fondazione ‘Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi’ ed è selezionato dall’impresa Sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – saranno presentati il 7 luglio e il 14 luglio. La pandemia da Covid-19 ha avuto quindi un impatto profondo sulla vita di bambine, bambini e adolescenti. Giorgio Tamburlini ha precisato che “già da parecchi anni coloro che sono in contatto quotidiano con bambini e famiglie ci segnalavano una serie di difficoltà delle famiglie, tra cui incertezza educativa e solitudine, soprattutto delle madri. Dal lato dei bambini, invece, ci parlavano di crescenti problemi del neurosviluppo oltre a deficit di attenzione e problemi di regolazione emotiva. Con la pandemia tutti questi aspetti si sono accentuati”. Chiara Saraceno ha quindi denunciato l’invisibilità dei bambini, affermando che “la pandemia ha mostrato quanto questo tema sia stato sottovalutato, dalla politica fino ai pediatri, soprattutto nel primo lockdown, quando i bambini sono stati chiusi in casa e hanno perso la socialità. È come se i bambini e le loro mamme fossero spariti”.

‘GUARIRE!’, LE NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA IN 12 TALK PER TUTTI

Dodici talk su dodici esperienze diverse sulle cure oggi disponibili e sulle nuove terapie. Si è svolto a Roma, presso la Casa dei Cavalieri di Rodi, un incontro tra esperti per avvicinare le persone alla medicina dal titolo ‘Guarire! Le nuove frontiere della medicina‘, promosso dall’Osservatorio Sanità e Salute. “Non un convegno- ha precisato Stefano Vella, delegato italiano per Horizon Europe- ma brevi talk per spiegare cose complicate a un pubblico generalista”. I relatori si sono dunque alternati sul palco per affrontare argomenti tecnici, ma con un linguaggio semplice che potesse permettere a tutti di entrare nel cuore dell’intervento. Anche perché, come sottolineato dal virologo Fabrizio Pregliasco, dell’Università degli Studi di Milano, tra i risvolti negativi della pandemia c’è sicuramente la perdita di fiducia verso la scienza e la medicina di una parte della popolazione. “Credo che questa infodemia– ha sottolineato Pregliasco- abbia messo in evidenza la fragilità della scienza, facendo vedere che si va avanti anche per tentativi ed errori e che soprattutto non dà risposte, come molti volevano e speravano, rassicuranti e immediate”. Tra i relatori anche Antonella Viola, dell’Università degli Studi di Padova, che ha illustrato la nascita e l’evoluzione dell’immunoterapia dei tumori, lo stesso Stefano Vella, che ha spiegato cos’è e come funzione l’Rna, e ancora Sergio Abrignani, della Statale di Milano, che ha ripercorso la storia dei vaccini da quello per il vaiolo fino al Covid.

 

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