
ROMA – Ancora pochi giorni e si conoscerà il testo della nuova normativa per il settore delle agenzie di stampa nazionali. A metà giugno, infatti, la proposta a cui sta lavorando il dipartimento dell’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri sarà consegnata al Governo. Tempi confermati anche nell’incontro di presentazione del nuovo piano industriale e di innovazione editoriale che il nuovo editore dell’agenzia Dire, Stefano Valore, ha illustrato al direttore del Dipartimento, Ferruccio Sepe, presente il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, impegnato in primo persona per la riforma del settore. Subito dopo La parola passerà al Parlamento.
AGENZIE E SINDACATI COMPATTI NEL CHIEDERE LA RIFORMA
La strada quindi è tracciata, e si lavora per avere il più ampio consenso delle forze politiche per dare finalmente un nuovo assetto al settore penalizzato da anni di proroghe. Riforma voluta in maniera unanime da tutte le agenzie e i sindacati.
I giornalisti delle agenzie, che negli ultimi tempi hanno già svolto incontri unitari tra Cdr e scritto comunicati per chiedere di accelerare i tempi, sono pronti a ribadire la loro volontà e attendono di conoscere i contenuti del documento che riorganizzerà l’acquisto dei servizi superando la formula del bando, che purtroppo non ha fatto altro che aggravare la situazione del settore. Ne va del pluralismo dell’informazione, ma anche della tutela dei tanti posti di lavoro di giornalisti e dipendenti tutti.
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