NEWS:

“La terra è un paradiso, l’inferno è non accorgersene”: le parole di Segrè per la Giornata dell’ambiente

L'editoriale di Andrea Segrè per la Giornata mondiale dell’Ambiente 2020

Pubblicato:05-06-2020 16:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:26
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

di Andrea Segrè, fondatore movimento Spreco Zero

“La terra è un paradiso, l’inferno è non accorgersene”: l’aforisma di Jorge Luis Borges è tanto più vero oggi, nel tempo sospeso dalla pandemia, vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente. L’ambiente, ciò che ci circonda – è infatti il participio presente ambiens del latino ambire che significa appunto circondare – svuotato dalla nostra pesante presenza si è ben presto ripreso il suo spazio. Lo spazio della nostra assenza lo ha ripopolato di animali e piante, una presenza che prima si nascondeva fino a sparire. La perdita continua di biodiversità, ovvero la scomparsa di molte specie vegetali e animali, ci ricorda la tragica combinazione fra la presenza dell’uomo e l’assenza del mondo vegetale e animale.

È bastato un attimo, se contato con la metrica dell’evoluzione, e ribaltare la presenza con l’assenza per ripopolare quello spazio perso.  Nel 2020, anno bisesto e funesto, siamo tuttavia a un punto di svolta obbligato: paradiso o inferno? Se il riscaldamento globale dovesse continuare con il ritmo attuale, entro la fine del secolo scatterà un allarme estinzione per il 73% delle specie animali e vegetali di tutto il mondo. Una scoperta però è confortante, anche se non è ancora il paradiso: la parola “ambiente” esce finalmente da qualsiasi concetto astratto ed entra con prepotenza nel lessico delle priorità della nostra vita.


Ben sette italiani su 10 (68%) sanno correttamente spiegare la “biodiversità” come “una molteplicità di specie animali, vegetali e microorganismi” e con altrettanta precisione 4 italiani su 10 collegano la perdita di biodiversità e l’alterazione degli equilibri ed ecosistemi a conseguenze rilevanti se non addirittura catastrofiche per l’abitabilità terrestre, come la pandemia covid-19.

Solo un italiano su 10 (9%) ritiene che non valga la pena preoccuparsi, e che la perdita di biodiversità sia fisiologica nell’evoluzione degli ecosistemi, ma nell’insieme oltre i 3/4 dell’opinione pubblica hanno colto la serietà delle condizioni. Sono i dati del nuovo Rapporto #Biodiversità, I care 2020 dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market / SWG, li diffonderanno oggi Fondazione Fico con la campagna Spreco Zero.  L’indagine è stata condotta dal 27 al 29 maggio su 1000 soggetti in tutta Italia, secondo un campione statistico.

Preservare la biodiversità, quindi, ma come? Secondo un italiano su due (50%) sono necessari e urgenti prodotti e detersivi a basso impatto ambientale, mentre per il 42% degli intervistati la strada è privilegiare la varietà di prodotti agroalimentari del territorio attraverso la spesa della famiglia. Soluzioni che dimostrano la comprensione dei pericoli in atto, e non di difficile attuazione. Molto resta da fare in vista degli Obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, ed è questo il momento per uno scatto decisivo… verso il paradiso.

IL VIDEO DELLA CAMPAGNA SPRECO ZERO

Cosa succede sulla Terra in 1 minuto? Utilizziamo 65mila barili di petrolio, si sciolgono 300mila tonnellate di ghiaccio e 1 specie vegetale o animale scomparirà entro i successivi 20 minuti. Un countdown che fa riflettere, scandito nella produzione video “Biodiversità, Paradiso in terra” prodotta per la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2020 dalla campagna Spreco Zero.

Realizzato da Europa Cultura, il video include interventi originali del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dell’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore movimento Spreco Zero, del geologo Mario Tozzi, del climatologo Luca Mercalli, dell’antropologo Bruno Latour, dell’artista Veronica Pivetti e dell’esperta FAO Irene Hoffmann.

Le voci narranti sono della giornalista Marinella Chirico e dell’attrice Marcela Serli, le musiche originali di Teo Limous, i testi di Daniela Volpe. In 14 minuti il video ci aiuta a fare il punto sul tema che le Nazioni Unite hanno messo al centro dell’impegno per il 2020, “super year of biodiversity”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it