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VIDEO | Inchiesta Covid Lombardia, Carretta: “Via tutto l’Ufficio di presidenza, non solo Baffi”

INtervista al neoconsigliere lombardo di Azione, Niccolo' Carretta

Pubblicato:05-06-2020 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:26
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Niccolo' Carretta (Azione)
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https://youtu.be/al_F1z6q33Q

MILANO – La commissione d’inchiesta sul covid-19 di Palazzo Pirelli e’ “una commissione d’inchiesta che cosi’ non serve”, afferma il neoconsigliere lombardo di Azione, Niccolo’ Carretta

Durante una videointervista rilasciata alla ‘Dire’, dopo l’addio della renziana Patrizia Baffi, formalizzato oggi, in vista della prima seduta di lunedì prossimo della commissione, Carretta auspica che oltre all’ex presidente lascino l’incarico anche i due membri dell’ufficio di presidenza, Elisabetta Strada (Lombardi civici europeisti) e  Mauro Piazza di Fi. La prima, ex collega di gruppo di Carretta, ha già dato la sua disponibilità, il secondo per ora resta al suo posto. E nel Pd si fa strada il timore che la maggioranza forzi ancora, eleggendo un presidente non concordato con l’opposizione.


 Il consigliere di Azione non è invece d’accordo sulla polemica relativa alla decisione dell’ex presidente Baffi di voler secretare gli atti. “Questa trovo che sia la polemica meno corretta”, spiega, raccontando come anch’egli da presidente di commissione d’inchiesta sulla gestione dei rifiuti abbia lavorato con atti secretati. “Cosi’ funzionano le commissioni d’inchiesta in Regione, sia in questa legislatura che nelle precedenti”, afferma il consigliere bergamasco. L’obiettivo infatti, come specifica Carretta, “non e’ quello di tenere nascosto qualcosa ma quello di dare la massima serenita’ a tutti i soggetti auditi e a tutti i commissari di esercitare le proprie attivita’ di inchiesta senza pressioni esterne”. La trasparenza si ha dopo, “nel momento in cui a conclusione dei lavori pubblichi tutto cio’ che e’ stato analizzato”. 

IMPRESE BERGAMO, DA GOVERNO ASSISTENZA, NON RILANCIO

“La mia preoccupazione e’ che sia in arrivo davvero una crisi economica molto forte e la mia impressione e’ che nella classe politica non ci sia ancora un’adeguata consapevolezza“. Lo dice il consigliere lombardo Niccolo’ Carretta, che da poche ore e’ ufficialmente migrato dai Lombardi Civici Europeisti ad Azione, il partito guidato dal’ex ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda. Per Carretta, che parla specificatamente della bergamasca, propria zona di origine, in questo momento “si e’ molto concentrati sugli aspetti sanitari ma ci sono in arrivo grossi problemi di natura sociale“. L’impressione e’ che il decreto Rilancio “tappi dei buchi” con tanti soldi, ma “il rilancio arriva con molti investimenti, mentre qui vedo piu’ che altro assistenza. Non dico che questi soldi non servano, dico che il rilancio arriva solo nel caso ci siano investimenti che producano moltiplicatore”. Insomma, attenzione alle ripercussioni e attenzione all’economia, questo l’allarme del consigliere lombardo di opposizione. 

“Il fatto che il partito a cui ho aderito ponga da sempre questi temi con una certa credibilita’ e lo faccia dall’opposizione del governo- spiega Carretta- e’ stato uno dei motivi per cui ho deciso di aderire ad Azione proprio in questo momento e non tra qualche mese come avrei potuto fare tranquillamente”. 

Carretta che comunque difende il buon operato dell’amministrazione orobica di Giorgio Gori (nelle cui liste fu eletto al Pirellone, ndr), che da subito si e’ attivata per contrastare l’emergenza. “A Bergamo- spiega- abbiamo istituito un fondo di mutuo aiuto cosi’ come a Milano. Subito il fondo ha avuto uno stanziamento di alcune centinaia di migliaia di euro da parte del Comune di Bergamo, a cui si sono aggiunte donazioni da privati, imprese e liberi cittadini e al quale si sono aggiunti i soldi dal governo”. 

La cosa “piu’ importante che ha attivato il Comune” per Carretta e’ pero’ il progetto ‘Rinascimento’ in collaborazione con Banca Intesa, “che prevede ingenti risorse sia a fondo perduto sia con prestiti a tasso zero per tutte le imprese del territorio bergamasco”. Un’iniziativa nata “da un’interlocuzione tra il sindaco Gori e l’ad di SanPaolo-Banca Intesa Messina”, i cui frutti “stanno gia’ arrivando” e molti “stanno iniziando ad usufruirne”.

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