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Il Pd chiede ad Alfano di indagare sul traffico anomalo di migranti tra La Spezia e Firenze

FIRENZE - C'è un traffico di migranti che parte

Pubblicato:05-06-2015 02:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:22

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MigrantiFIRENZE – C’è un traffico di migranti che parte da La Spezia e arriva fino a Firenze per l’ottenimento di permessi di soggiorno? E’ quanto chiede al ministro dell’Interno, Angelino Alfano il senatore Giuseppe Lumia (Pd) che ieri ha depositato un’interrogazione. “Si rileva uno ‘strano’ traffico di migranti che parte da varie province italiane e porta a Firenze strumentalizzando la speranza di trovare un posto di lavoro- scrive nel testo dell’atto ispettivo, Lumia- questo singolare flusso verso Firenze ha snodi di partenza dalla Liguria e dalla provincia di La Spezia”. A quanto pare, prosegue, “l’interesse verso l’accogliente città toscana è motivato da un passaparola che sta circolando tra le comunità degli immigrati ed in particolar modo tra quella egiziana, ovvero il facile ottenimento del permesso di soggiorno per lavoro”.

Lumia ricorda che gli egiziani, rispetto agli altri immigrati provenienti dall’Africa, “sono molto organizzati e conoscono la legge italiana che regola i flussi migratori, ovvero che l’ingresso in Italia per motivi di lavoro deve avvenire nell’ambito delle quote di ingresso stabilite nei ‘decreti – flussi'”. Per il 2015 ci sono 17.850 quote, 5.500 per stranieri provenienti dall’estero e 12.350 conversioni di permessi di soggiorno” Il sospetto, che Lumia fonda anche sulle rivelazioni del quotidiano ‘La Spezia oggi’ è che “alcuni di loro avrebbero costituito vere e proprie agenzie di lavoro con un ‘reclutatore’ egiziano, un’impresa individuale con sede a Firenze (titolare egiziano) ed un commercialista italiano, con le sembianze quasi di ‘un’associazione per delinquere’ ben strutturata”

L’idea sarebbe di ottenere il permesso di soggiorno con ‘assunzioni fasulle’. Molti egiziani, cioè “, raggiungono Firenze per essere assunti, fittiziamente” e Lumia evidenzia che “molto spesso si tratta di persone che non hanno più un contratto di lavoro, oppure un permesso di soggiorno di diversa motivazione che poi trasformano in quello ‘per lavoro’, grazie alla presentazione dei fogli di assunzione”. E “sembra che la società in questione, nell’arco dell’anno, assuma e licenzi un numero sproporzionato di dipendenti e che il giro di affari avrebbe coinvolto ben oltre 500 persone”. Un reclutamento, conseguentemente, fittizio da parte di aziende che non hanno apparentemente come mission quella di creare utili o produrre merci. “Il compito dell’impresa sarebbe quello di assumere il migrante per il tempo necessario all’ottenimento del permesso di soggiorno, per poi licenziarlo subito dopo il rilascio dello stesso”.


Il senatore Pd ricorda come già in passato si siano riscontrati simili casi di cronaca fra aziende che assumono e licenziano lavoratori stranieri con la complicità anche di professionisti italiani. “Si chiede di sapere se il ministro in indirizzo- è il cuore della richiesta ad Alfano- intenda verificare tali informazioni ed evitare che si creino illegali affari intorno ai flussi degli immigrati e alla loro collocazione nei territori”.

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