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ROMA – “Il piano industriale di Cinecittà è stato costruito esclusivamente sul terreno attuale. Prevede una crescita di 12mila metri quadrati, quindi del 60%. Realizzeremo 5 nuovi teatri, più grandi e con maggiore flessibilità (tra cui uno con una piscina interna, denominato ‘Underwater stage’, ndr). Avvieremo, inoltre, la ristrutturazione di altri 5 teatri esistenti. Avremo in totale 24 teatri“. Così Nicola Maccanico, Ad di Cinecittà spa, nel corso dei lavori della commissione Pnrr che si è svolta in presenza all’interno degli studios.
“Abbiamo già oggi uno smart stage enorme per la realtà virtuale- ha aggiunto Maccanico- Ne aggiungeremo un altro. Sul sito attuale spenderemo 195 milioni di fondi di fondi Pnrr sul totale dei 300. 110 serviranno per aumentare la capacità produttiva, per l’innovazione tecnologica e la sostenibilità, 50 per la riqualificazione e 35 per la cultura e formazione. Dei 300 milioni totali altri 65 andranno per il nuovo sito a Torre Spaccata e 40 per il Centro sperimentale di cinematografia“.
“Il terreno di Torre Spaccata permetterà a Cinecittà di fare un ulteriore salto di qualità. Sarà allargato il perimetro di Cinecittà e rafforzata questa zona di Roma. La centralità di Torre Spaccata prevede 57 ettari, di cui 49 di proprietà di Cdp e 7,2 di privati, per un totale di 187mila metri quadrati di Sul, di cui 156mila con diritti edificatori privati e il resto pubblico. Con Cdp abbiamo firmato solo un preliminare e ipotizzato di opzionare 31 ettari, per 81mila metri quadrati di Sul. I restanti 26 resterebbero di Cdp. Ognuno svilupperà un progetto sulla sua parte che sarà presentato in modo unitario. Per la nostra parte posso dire che 15 ettari saranno usati per 8 nuovi teatri di posa, ma potrebbero essere di più. Gli altri 16 saranno terreno vergine lasciato per scenografie all’esterno, removibili”, ha spiegato l’Ad di Cinecittà spa.
“Al territorio possiamo aggiungere qualcosa- ha aggiunto- con gli oneri accessori restituiremo alla zona qualcosa di vivo e frequentato: un intervento sulla qualità urbana e un parco pubblico. È poi nostro interesse valorizzare anche i reperti archeologici. L’investimento per il nuovo sito di Cinecittà a Torre Spaccata sarà di 65 milioni di euro, che useremo prevalentemente per l’acquisto dei terreni e per gli oneri concessori. Per finanziare il resto andremo sul mercato a cercare investimenti privati”.
“Cinecittà, prima del piano di sviluppo del Pnrr- ha concluso Maccanico- aveva il brand, con il marchio più riconosciuto al mondo dopo Hollywood, e le dimensioni, che sono maggiori più di qualsiasi altro studio in Italia. Ma per essere competitivi bisognava andare avanti. Come detto il piano di Cinecittà va oltre il Pnrr perché per i lavori che dobbiamo a Torre Spaccata dovremo cercare anche altri fondi privati”.
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