NEWS:

Primo caso di peste suina a Roma, Coldiretti: “Intervenire subito”

"Necessaria la loro riduzione numerica attraverso le attività venatorie"

Pubblicato:05-05-2022 15:36
Ultimo aggiornamento:05-05-2022 15:37
Autore:

cinghiale
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Serve responsabilità delle Istituzioni per un intervento immediato al contenimento della popolazione dei cinghiali che hanno invaso campagne e città fino alla Capitale con danni economici per gli allevatori e rischi per la sicurezza dei cittadini. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento al primo caso di peste suina africana (Psa) a Roma, molto lontano dai focolai accertati tra Piemonte e Liguria.

LEGGI ANCHE: Peste suina, animalisti in piazza a Genova: “Stop al genocidio dei cinghiali”

“Abbiamo più volte evidenziato- afferma Prandini- il rischio della diffusione della Peste Suina Africana attraverso i cinghiali e la necessità della loro riduzione numerica attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 con l’articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. Siamo infatti costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché – precisa Prandini – è mancata l’azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla presenza in Italia di più di 2,3 milioni di esemplari, arrivati numerosi anche nella Capitale.


“Nella provincia di Roma- stima la Coldiretti- si calcola la presenza di oltre 20 mila cinghiali che, oltre a distruggere i raccolti e spaventare i cittadini, rappresentano anche un danno economico concreto per le misure di contenimento della commercializzazione che scattano dopo l’accertamento del contagio”. “A preoccupare è- continua Prandini- l’immobilismo delle Istituzioni dopo i casi individuati in Piemonte ed in Liguria con il rischio concreto che l’emergenza si allarghi ad altre regioni limitrofe dove si concentra la norcineria nazionale che è un settore di punta dell’agroalimentare made in Italy grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 20 miliardi. La Peste Suina Africana– sottolinea la Coldiretti- può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani e nessun problema riguarda la carne. Ad oggi i casi individuati di positività riguardano solo cinghiali e nessun maiale è stato contagiato in Italia dalla Peste Suina Africana”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it