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L’accusa di Lula: “Biden, Zelensky e Ue corresponsabili della guerra in Ucraina”

Il politico brasiliano: "Il presidente Usa sarebbe potuto volare a Mosca per evitare la guerra. E Zelensky è responsabile del conflitto quanto Putin"

Pubblicato:05-05-2022 12:29
Ultimo aggiornamento:05-05-2022 12:29

Brasile
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ROMA – Invece di istigare alla guerra, Joe Biden avrebbe potuto scongiurarla. Magari prendendo un aereo per Mosca per incontrare Vladimir Putin. Mentre i parlamentari europei, invece di tributare standing ovation a Volodymyr Zelensky, responsabile della guerra come Putin, avrebbero dovuto negoziare la pace. Perché la guerra non è mai la soluzione. E a pagare il conto non è Putin ma l’umanità, perfino in America Latina, dall’altra parte del mondo. Parole e pensieri di Luiz Inacio Lula da Silva, dirigente del Partido dos Trabalhadores, candidato a tornare alla guida del Brasile dopo undici anni.

Le dichiarazioni sono state rilasciate nel corso di un’intervista alla rivista americana Time. Temi a 360 gradi, dalle ricette per sconfiggere il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, fino appunto al conflitto armato in Europa orientale. La premessa di Lula è che “due capi di Stato eletti, seduti a un tavolo e guardandosi negli occhi” possono risolvere qualsiasi divergenza. “Gli Stati Uniti hanno una grande influenza politica” ha detto l’ex presidente. “E Biden avrebbe potuto scongiurare la guerra, invece di istigare a farla”. Lula ha aggiunto: “Avrebbe potuto partecipare di più. Avrebbe potuto salire su un aereo per Mosca e parlare a Putin. Questo è l’atteggiamento che ti aspetti da un leader”.

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Le critiche non hanno risparmiato Zelensky, pure ritenuto responsabile del conflitto cominciato con l’offensiva russa il 24 febbraio. “Vedo il presidente dell’Ucraina che parla in tv, è applaudito, riceve standing ovation da tutti i parlamentari europei”, ha detto Lula, scuotendo la testa di fronte all’intervistatore. “Questa persona è responsabile della guerra come Putin; perché nella guerra non c’è mai una persona sola che è responsabile“.

La tesi dell’ex presidente, candidato alle elezioni in programma in Brasile a ottobre, è che i dirigenti europei e statunitensi hanno fatto male a sostenere Zelensky invece di concentrarsi sui negoziati. “State incoraggiando questa persona e lui adesso pensa di essere la ciliegina sulla torta” ha detto Lula. “Noi dovremmo parlare sul serio. Okay, sei un bravo comico. Ma non ci far fare la guerra per farti andare in tv“.

L’ex presidente ha anche menzionato la crisi dei missili a Cuba del 1962, risolta grazie a un compromesso raggiunto dall’allora Unione Sovietica e dagli Stati Uniti. La sua tesi è che negli anni scorsi i Paesi della Nato avrebbero dovuto garantire a Putin che l’Alleanza atlantica non si sarebbe espansa ulteriormente verso est. “La guerra non è la soluzione – ha sottolineato Lula – E adesso noi pagheremo il conto della guerra. Dovranno pagare anche Argentina e Bolivia. Non state punendo Putin. State punendo molti Paesi, state punendo l’umanità“.

Infine, un cenno al ruolo dell’Onu, bloccata anche dai veti dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza, con Russia, Stati Uniti, Cina, Regno Unito e Francia spesso su posizioni differenti. “Oggi le Nazioni Unite non rappresentano più nulla“, ha detto Lula. “I governi non prendono sul serio l’Onu e infatti adottano le loro decisioni senza rispettarla”. E allora? “Dobbiamo creare una nuova governance globale“, l’appello dell’ex presidente,

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