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Agricoltura, sei Regioni unite contro la revisione dei parametri del Feasr

Pubblicato:05-05-2021 12:46
Ultimo aggiornamento:05-05-2021 12:46
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REGGIO CALABRIA – “Adesso la battaglia lascia la sede del confronto istituzionale e diventa anche questione politica nazionale. Sarà una conferenza stampa, in programma per giovedì 6 maggio a Roma, nella sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama, in Senato, con inizio fissato alle ore 16.30, a segnare il cambio di passo del confronto, sin qui rimasto nei confini della Conferenza Stato-Regioni, sul tema del riparto dei fondi europei per le politiche di sviluppo. L’ipotesi di una revisione dei criteri di ripartizione, con lo stravolgimento dei parametri della storicità della spesa, incontra la nostra ferma opposizione”. È quanto affermano gli assessori all’Agricoltura delle Regioni Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia, cui si è aggiunta anche l’Umbria.

“Siamo impegnati – aggiungono – a sostenere le ragioni di un passaggio graduale che non intacchi le finalità proprie del Feasr: colmare il divario tra le aree più ricche ed evolute e quelle più povere e marginali. Una posizione espressa da Regioni che, da sole, rappresentano il 60% delle aree italiane interessate dal Psr e che, nelle ultime settimane, ha trovato conforto anche nelle comunicazioni della Commissione Europea. Per mesi – ricordano i 6 assessori regionali – abbiamo tentato di ricercare un punto di equilibrio per garantire il raggiungimento di un accordo realmente unanime ed equo, scevro da penalizzazioni per zone del Paese che non sopporterebbero il peso di nuove discriminazioni che, in parole povere, si tradurrebbero in scippi di risorse essenziali”.


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