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VIDEO | Coronavirus, la pediatra: “I bambini potrebbero stare male se escono”

Caroli (Sipps): "Sono abitudinari, può capitare dopo lungo tempo in casa"

Pubblicato:05-05-2020 09:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:15
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ROMA – “I bambini sono estremamente abitudinari. Quelli che prima erano abituati a uscire sono stati male a casa, e quelli che si sono abituati a vivere in casa stanno male quando escono”. Lo dichiara, a Radio inBlu, Margherita Caroli, pediatra e nutrizionista della Societa’ italiana di Pediatria preventiva e sociale (Sipps) che elenca alcuni suggerimenti per lo svago, la salute e l’alimentazione dei bambini. “Bisogna sempre fare un discorso di qualita’ piu’ che di quantita‘- spiega la pediatra- e quando si esce, visto che non si possono utilizzare i luoghi di gioco nei parchi, semplicemente bisognerebbe starne lontani. I bambini devono essere accompagnati, non portati a spasso e lasciati a sfogarsi da soli”. Per quanto riguarda l’alimentazione la dottoressa Caroli spera che questo periodo sia stato “utilizzato per disintossicare i bambini dal cibo spazzatura, anche perche’ non son potuti andare al supermercato e quindi non hanno potuto esercitare il loro potere pestifero sulle cose da comprare. Anche le porzioni sono importanti- prosegue- e i genitori sono portati ad aspettarsi che i bambini mangino piu’ di quello che e’ necessario. La mattina si deve fare colazione con latte e biscotti, o anche latte e pane. Poi un pranzo piu’ consistente e possiamo anche evitare lo spuntino di meta’ mattinata. Devono mangiare un piccolo piatto di pasta, di riso o di patate con delle verdure o dei legumi. Se si fa pasta e legumi- spiega- non c’e’ bisogno del secondo e si puo’ passare direttamente alla frutta. In piu’ c’e’ la normale alternanza fra carne, pesce e formaggio“. Alcuni cibi non sono graditi dai piu’ piccoli e la spiegazione, secondo la pediatra, e’ “sia psicologica che biochimica. I sapori amari o acidi sono meno graditi perche’ sono quelli dei veleni. Ancestralmente- conclude- l’uomo di Neanderthal assaggiava il cibo e se era amaro o acido voleva dire che era pericoloso per loro e quindi immediatamente veniva scansato”. 


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