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Madonna di Trevignano, denunciata la custode. Paolo Brosio: “Le apparizioni sono legate a Medjugorje e Fatima”

Da tempo si parla delle apparizioni della Madonna di Trevignano, in Lazio. Ecco cosa ne pensa il giornalista Paolo Brosio, che ha asssistito a diversi fenomeni e la accosta alla più famosa Medjugorje

Pubblicato:05-04-2023 12:58
Ultimo aggiornamento:08-04-2023 19:08
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madonna di trevignano
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ROMA – Quello che una volta al mese scende dagli occhi della Madonna di Trevignano, potrebbe essere sangue di maiale. Per questo, la sua custode Gisella Cardia, ex imprenditrice siciliana e veggente, è stata denunciata.

A Trevignano, nel Lazio, la storia delle apparizioni mariane va avanti già da un po’ di tempo. Si ripeterebbero ogni 3 del mese. Voci di casa in casa, fedeli che hanno iniziato a voler visitare il luogo per molti già santuario, ma anche curiosi e tanti pronti a scagliarsi contro la veggente. Negli ultimi giorni sono arrivate anche le telecamere e la TV e la cittadina, graziosa terra a contorno del lago, è stata presa d’assalto: dalle polemiche, ma anche da tanti fedeli. 

TREVIGNANO COME CIVITAVECCHIA

Su questo nuovo luogo di apparizioni abbiamo intervistato il giornalista Paolo Brosio che all’estasi della veggente Gisella Cardia, a Trevignano, ha assistito personalmente più volte. Il caso di Trevignano, per lui, va accostato a quello di Civitavecchia, dove “la piccola Jessica il 2 febbraio 1995 aveva ricevuto dal parroco don Pablo la madonnina che ha lacrimato”. Trevignano e Civitavecchia sono entrambi “luoghi di apparizioni sacre e di madonnine candide che lacrimano sangue o liquido trasparente” e hanno un collegamento con un altro importante luodi apparizioni, Medjugorje. Non solo, c’è un’altra caratteristica comune: non siamo in una congregazione di religiosi, ma nell’ambito della famiglia cristiana dove si professa la fede cattolica senza essere dei religiosi. Il caso di Gisella e Gianni, a Trevignano, rappresenta una coppia di sposi che non pregava, ma che ha avuto la chiamata.


“SU TREVIGNANO DEVONO ESPRIMERSI IL VESCOVO E IL PAPA”

Dice ancora Brosio: “Non ho una cultura teologica specifica ma sono un giornalista che, dopo anni di cronaca e la conversione, ha approfondito queste tematiche applicando la metodologia giornalistica su fatti concreti”. Quello di Trevignano “è un fenomeno molto importante, ma andiamo con i piedi per terra, troviamo le prove di veridicità, passiamo al setaccio Gisella, attendiamo il giudizio del vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, e della congregazione della dottrina della fede in Vaticano e di Papa Francesco. Ma intanto non portiamola sul rogo come l’Inquisizione perchè i tribunali a furor di popolo, grazie a Dio, non ci sono più”.

La mente corre appunto alla madonnina di Citavecchia, al 1995, a “quel 2 febbraio giorno della Madonna della candelora ‘luce per tutte le genti’ alla quale per molto tempo il vescovo Grillo non credette, voleva distruggerla e denunciare tutto alla Procura di Civitavecchia per abuso di credulità popolare. Fu richiamato da Giovanni Paolo II che gli disse di avere misericordia per la statuina- ricorda Brosio- poi chiese perdono quando gli lacrimò sangue tra le braccia davanti a sette testimoni“.

“PAPA FRANCESCO HA AUTORIZZATO I PELLEGRINAGGI A “MEDJUGORJE”

E ora cosa farà Papa Francesco con Trevignano? “Stiamo a vedere. Questo Papa è gesuita e i gesuiti sono con i piedi in terra. Disse la Madonna non è un postino, ma sia a Fatima che a Lourdes” ha lasciato messaggi. “Ha iniziato poi ad apprezzare Medjugorje che oggi conta 42 milioni di fedeli, tanto da decretarlo luogo di culto e di preghiera e autorizzarne pellegrinaggi ufficialmente. Oggi- ricorda ancora Brosio- ha un suo vescovo distaccato dalla diocesi di Mostar; ricordiamo che monsignor Ratko Peric per più di venti anni ha ostacolato le apparizioni. Oggi i veggenti sono tutti lì e la Jugoslavia e gli ex comunisti invece si sono sciolti come neve al sole. Cosa vuol dire? Che se i fatti soprannaturali vengono da Dio nulla può fermare l’azione del soprannaturale quando è vero“, sottolinea il giornalista.

LA DIFFIDENZA VERSO GISELLA CHE “NON RISPETTA LE REGOLE”

“Qui la gente non crede a Gisella, ha dei lati d’ombra perchè non è attenta alle regole, ha una cultura religiosa recente, continua a parlare di fatti soprannaturali senza attendere le disposizioni del parroco locale e del vescovo e questo indispettisce le persone- continua Brosio- ma un messaggio chiaro c’è: la gente viene in massa a pregare e si confessa. Questo oggi, con la crisi di fede che c’è, è già un miracolo. Altro che statuine immerse nella vasca che poi iniziano a trasudare”, sottolinea ancora riferendosi a una delle narrazioni diffuse sulle madonnine che lacrimano. Un esempio è quella di Campagnano, che Brosio ha visto con i suoi stessi occhi e fotografato, nel 2021.

La Madonna di Campagnano

IL CASO DI FATIMA

Per capire bisogna tornare a “Fatima, dove la Madonna chiese di consacrare la Russia al ‘cuore immacolato di Maria’, una consacrazione che doveva avvenire in forma ufficiale. E il Portogallo, dove la Madonna chiese la consacrazione della Russia, rimase infatti immune alla seconda guerra mondiale, unico Stato d’Europa. Questa consacrazione è avvenuta in modo parziale attraverso due Papi, ma come chiesta dalla Madonna non è mai stata fatta completamente. Questi sono fatti, non chiacchiere. La crisi di fede che attanaglia l’Europa decristianizzata comporta conseguenze nefaste perchè questa guerra non sta mettendo in ginocchio la Russia ma l’Europa“, sottolinea Brosio guardando al tragico presente.

E su Trevignano: “Ci sono cose molte buone e zone grigie che talvolta mi lasciano perplesso, tuttavia è necessario indagare bene e questo deve farlo la commissione teologica e quella medico-scientifica e il vescovo per valutare le presunte stigmate, i prodigi e le apparizioni. Nel frattempo- conclude- credo che Gisella debba essere aiutata ad avere una guida spirituale, un sacerdote competente che le imponga il rispetto delle regole fondamentali“.

(L’immagine di copertina è tratta dal sito dedicato alla Madonna di Trevignano)

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