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Canzoni ‘cancellate’ dai social: l’Antitrust indaga su Meta per abusi nella trattativa con Siae

Secondo l'Autorità Garante della Concorrenza, Meta avrebbe compiuto abusi nella trattativa con Siae prima proponendo un'offerta eccessivamente al ribasso e poi facendo sparire i contenuti musicali tutelati da Siae dalle piattaforme social

Pubblicato:05-04-2023 09:10
Ultimo aggiornamento:08-04-2023 19:08
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ROMA – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Meta Platforms Inc., Meta Platforms Ireland Limited, Meta Platforms Technologies Uk Limited e Facebook Italy S.r.l. per accertare un presunto abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali.

I CONTENUTI MUSICALI CANCELLATI

In particolare, spiega una nota dell’Antitrust, Meta potrebbe aver indebitamente interrotto le trattative per il rinnovo del contratto scaduto eliminando, altresì, i contenuti musicali tutelati da Siae dalle proprie piattaforme social e non avrebbe fornito alla società le informazioni necessarie per svolgere le negoziazioni nel pieno rispetto del principio di trasparenza ed equità.

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Secondo l’Autorità, Meta potrebbe avere abusato dello squilibrio contrattuale di cui beneficia chiedendo a Siae di accettare un’offerta economica inadeguata, senza però fornire le opportune informazioni per valutarne l’effettiva congruità. A seguito dell’interruzione delle trattative, Meta ha eliminato dalle piattaforme social i contenuti musicali tutelati da Siae in modo che non fossero più fruibili dagli utenti.

DANNO PER I CONSUMATORI E PER GLI AUTORI

L’Autorità ritiene che l’abuso di dipendenza economica ipotizzato possa avere un impatto significativo per la tutela della concorrenza nei mercati interessati e comportare un grave danno per i consumatori. Tale condotta, riporta ancora il comunicato dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, potrebbe non solo comprimere significativamente la capacità competitiva di Siae sui mercati interessati, ma anche impedire agli autori che rappresenta – parte significativa di quelli attivi in Italia – di raggiungere la categoria di utenti, sempre più ampia, che fruisce delle piattaforme social. Il comportamento di Meta potrebbe avere ripercussioni anche sugli autori rappresentati da altre società (collecting societies) e che sono contitolari dei diritti insieme ad autori tutelati da Siae. A ciò si aggiunga che l’ostacolo all’accesso dei contenuti musicali sulle piattaforme di Meta potrebbe avere effetti negativi anche per la remunerazione dei diritti connessi dei produttori di opere musicali e di tutte le altre posizioni giuridiche tutelate nell’ambito della legge sul diritto d’autore.

UTENTI IMPOSSIBILITATI A UTILIZZARE I CONTENUTI SIAE

Queste pratiche abusive, inoltre, potrebbero limitare in modo considerevole la possibilità di scelta dei consumatori che verrebbero privati della possibilità di fruire delle opere tutelate da Siae, componente importante dell’offerta musicale italiana e internazionale.

POTREBBE SCATTARE UN PROVVEDIMENTO CAUTELARE

Contestualmente all’istruttoria, l’Antitrust ha avviato anche il procedimento per adottare le eventuali misure cautelari ex articolo 14-bis della legge 287/1990. L’interruzione della negoziazione tra Meta e Siae, infatti, potrebbe incidere fin da subito sulle dinamiche competitive tra i diversi soggetti che compongono la filiera dei mercati dell’intermediazione dei diritti d’autore delle opere musicali. Di qui la necessità di un intervento cautelare che garantisca la riattivazione di un processo di negoziazione tra Meta e Siae nel rispetto dei principi di buona fede, trasparenza ed equità.

SIAE: PIENAMENTE SODDISFATTI PER IL PROVVEDIMENTO ANTITRUST

“Siamo pienamente soddisfatti perché l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condiviso le posizioni di Siae e ha valutato quale indebita l’interruzione della trattativa da parte di Meta, violando le norme in materia di abuso di dipendenza economica”, dichiara in una nota Salvatore Nastasi, presidente Siae.

“Allo stesso tempo- prosegue- è stato avviato dall’Autorità un procedimento cautelare di urgenza che dovrà portare alla riattivazione senza indugio del negoziato che Meta ha unilateralmente interrotto al fine di ottenere la piena disclosure dei dati sui suoi ricavi e poter calcolare la giusta remunerazione dei diritti d’autore. Fondamentale per noi è anche la richiesta dell’Autorità a Meta di riattivare immediatamente i contenuti musicali che sono stati rimossi danneggiando gli autori ed editori italiani. Siamo grati all’Agcm per questa decisione che ci consentirà di tornare a sederci al tavolo negoziale per confrontarci ad armi pari con il colosso americano, acquisendo, finalmente, le informazioni necessarie per poter assicurare un’equa remunerazione nell’interesse degli autori rappresentati da Siae e, più in generale, dell’industria creativa italiana. Del resto, già domani- conclude Nastasi- è previsto un incontro presso il ministero della Cultura nel quale ci confronteremo con la consueta trasparenza, con l’auspicio di pervenire a un’equa soluzione in tempi brevi”.

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