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Al Passante di Bologna il primato europeo per sostenibilità-innovazione

Il progetto del Passante di Bologna rispetta tutti i parametri di sostenibilità economica, sociale, ambientale. E per questo ancora prima di vedere la luce ha già incassato la certificazione Envision di livello Platinum

Pubblicato:05-04-2022 17:18
Ultimo aggiornamento:20-04-2022 16:33

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BOLOGNA – Il Passante di Bologna diventa la prima infrastruttura autostradale europea ad ottenere la certificazione Envision di livello Platinum, cioè il più alto raggiungibile: “Un riconoscimento che porta un nuovo primato in casa Autostrade per l’Italia, l’aver progettato una infrastruttura capace di rispondere per intero- sottolinea la società- ai requisiti previsti dal protocollo internazionale che ne ha valutato la sostenibilità economica, sociale, ambientale durante l’intero ciclo di vita, dalla progettazione, alla realizzazione fino all’entrata in esercizio”. Temi come “la salvaguardia delle risorse idriche, il risparmio di suolo, il riutilizzo dei materiali di costruzione, la resilienza delle infrastrutture agli effetti del cambiamento climatico, il contributo alla qualità della vita e agli effetti economici- dichiara l’amministratore delegato Roberto Tomasi- sono già centrali nelle metodologie di progettazione di Aspi”.

Tutte queste caratteristiche “ci hanno guidato nella stesura del progetto del Passante fino a renderlo, grazie a un costante confronto tecnico con il ministero e con tutte le istituzioni del territorio- aggiunge Tomasi- un progetto di visione urbanistica più ampia, concepito in modo da rispondere non solo alle esigenze di mobilità ma anche alla necessità di connetterlo, con le altre modalità di trasporto e di integrarlo con i nodi urbani e il territorio. Una visione innovativa dell’infrastruttura funzionale alla vita delle persone”.

In totale il costo dell’opera è arrivato a 1,6 miliardi di euro contro i 600 milioni originari, dunque il progetto “è aumentato di un miliardo ma è aumentato anche in termini di valore”, assicura Tomasi. Per quanto riguarda in particolare gli elementi legati alla sostenibilità, si parla di un 10% o 15% dell’incremento di costo “però dobbiamo considerare i benefici”, aggiunge l’ad di Autostrade: “Sono costi largamente ripagati dal fatto che il progetto viene fatto e che ha benefici anche per cittadinanza”.


BONACCINI: “CI SARANNO BENEFICI IN TERMINI AMBIENTALI”

La certificazione Envision conferma “è una bella notizia e soprattutto la conferma del lavoro serio che si è fatto, si sta facendo e si farà“, sottolinea il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che oggi ha incontrato la stampa insieme a Tomasi e al sindaco di Bologna, Matteo Lepore. I miglioramenti apportati al progetto “garantiscono che questo, pur essendo l’ampliamento di un nodo autostradale e stradale- aggiunge Bonaccini- porterà benefici anche in termini ambientali, oltre che di riduzione dei costi economici. Credo sia l’aspetto più importante”. Per Bologna il dossier Passante rappresenta “un grande salto di qualità”, afferma Lepore: “Non stiamo semplicemente subendo il passaggio di un’autostrada, che ricordo esserci da tanti anni, ma tuteliamo la salute dei cittadini, otteniamo risorse per migliorare la parte ambientale e diamo una mano al sistema Paese”. Su questo progetto “abbiamo scommesso, una delle proposte più importanti del mandato– aggiunge Lepore- è l’impronta verde e grazie agli investimenti di questo intervento realizzeremo dei parchi urbani”: gli ettari di verde elencati nel progetto “per noi non sono solo arbusti, ma un’idea diversa di come muoversi in città”. Obiettivi che accompagnaranno anni di lavori: a maggio sarà presentato il progetto definitivo che porterà al decreto di pubblica utilità, a quel punto in estate dovrebbe partire la fase degli espropri con l’obiettivo di avviare i cantieri propedeutici a inzio 2023.

OBIETTIVO RIDURRE I TEMPI DI VIAGGIO DI 4,5 MILIONI DI ORE L’ANNO

I lavori, infine, dovrebbero durare 55 mesi. Alla fine si prevede di ottenere “una riduzione dei tempi di viaggio complessivi di 4,5 milioni di ore all’anno, che significano 1.350 tonnellate di CO2 in meno“, segnala la Regione, affermando che questo è “un progetto che mette l’ambiente al primo posto, con un anello verde da 140 ettari e quasi 100.000 nuove piante a dimora”. Autostrade, poi, evidenza in particolare “l’innovativo intervento della galleria fonica San Donnino, attraverso la quale si otterrà un aumento delle superfici ambientali e dello spazio pubblico pedonale al di sopra dell’infrastruttura che consentirà anche di riconnettere i due lembi della città”. Il progetto complessivo del Passante, inoltre, “si caratterizza per la realizzazione di una continua presenza di piste ciclopedonali e di sottovia riqualificati che consentono, unitamente agli interventi di forestazione urbana- continua Autostrade- la realizzazione di un articolato telaio di infrastrutturazione paesistico-ambientale lungo tutto il tracciato infrastrutturale”.

In attesa dei cantieri, dunque, il progetto porta a casa il livello Platinum del riconoscimento Envision: il protocollo, nato dalla collaborazione tra l’Università di Harvard e l’Institute for sustainable infrastructure di Washington, è arrivato in Italia su iniziativa di Icmq, organismo di certificazione specializzato nel settore delle costruzioni.

AUTOSTRADE: CANTIERIZZAZIONE AL VIA A INIZIO 2023

Per la realizzazione del Passante di Bologna “siamo pronti a partire subito. Presenteremo a maggio il progetto definitivo, funzionale per ricevere la pubblica utilità e ad agosto partiremo con la risoluzione delle interferenze, una risoluzione complessa perchè il Passante attraversa un tessuto ed una connettività cittadina”. Lo afferma Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, oggi a Bologna per presentare l’ottenimento del progetto Envision attribuito per gli aspetti di innovazione e sostenibilità dell’opera.
“Presenteremo il progetto esecutivo per la fine dell’anno e se tutto va bene all’inizio del 2023 saremo pronti per poter cantierizzare“, aggiunge Tomasi. All’inizio del prossimo anno partiranno quindi i lavori propedeutici alla realizzazione dell’allargamento, come specifica Autostrade in una nota. Per mantenere fede a questo cronoprogramma “la determinazione c’è tutta”, sottolinea Tomasi.

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