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Von der Leyen e Borrell in missione a Kiev. Pronte nuove sanzioni Ue contro la Russia

Il presidente ucraino Zelensky all'Onu: "Dov'è la pace? Dove sono le garanzie che le Nazioni Unite devono assicurare?"

Pubblicato:05-04-2022 12:22
Ultimo aggiornamento:06-04-2022 09:39
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Di Alessio Pisanò

BRUXELLES – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante per la Politica estera e la sicurezza dell’Unione Europea, Josep Borrell, si recheranno a Kiev questa settimana per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. È quanto si apprende da un tweet pubblicato dal portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer, che ha precisato come i due leader europei si recheranno nella capitale ucraina prima dell’evento #StandupforUkraine che si svolgerà sabato 9 aprile a Varsavia.

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Quest’ultima iniziativa è un evento organizzato dalla presidente della Commissione e dal primo ministro canadese, Justin Trudeau, per raccogliere donazioni e fondi da destinare ai rifugiati che scappano dalla guerra in Ucraina. Artisti da tutto il mondo come Madonna, Elton John, Miley Cyrus e altri hanno già aderito alla campagna e altri si uniranno.

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NUOVE SANZIONI UE CONTRO LA RUSSIA

I 27 Stati membri hanno dato la loro disponibilità a imporre ulteriori sanzioni contro la Russia anche con discussioni sul settore energetico, seguendo una logica di proporzionalità e un calendario da definire. Lo ha fatto sapere il ministro per l’Economia e le finanze francese, Bruno Le Maire, al termine dell’Ecofin.

“L’energia fa parte del quinto pacchetto di sanzioni che si sta discutendo tra la Commissione europea e gli Stati membri”, ha confermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, arrivando alla riunione dell’Ecofin a Lussemburgo. “La discussione sulle nuove sanzioni riguarda anche l’area dell’energia, il carbone e il petrolio e per la Commissione europea l’embargo è un’opzione“, ha concluso Dombrovskis. “Dobbiamo presentare un pacchetto forte e credibile alla luce delle atrocità commesse dall’esercito russo in Ucraina”.

STOLTENBERG (NATO): “UCRAINA RESISTE E MOSCA CAMBIA PIANI”

“Le forze ucraine stanno resistendo, riprendendo dei territori dall’invasore russo e costringendo la Russia a cambiare il suo piano di guerra”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante la conferenza stampa organizzata in occasione degli incontri dei ministri degli affari esteri dei Paesi dell’Alleanza atlantica di domani e giovedì. “Vediamo il movimento di un numero significativo di truppe che sta lasciando Kiev per riorganizzarsi, riarmarsi e rifornirsi“, ha aggiunto Stoltenberg. Secondo il segretario generale dell’Alleanza atlantica, nelle prossime settimane ci potrebbe essere un’ulteriore spinta russa nella parte orientale e meridionale con l’obiettivo di conquistare l’intero Donbass e creare un ponte verso la Crimea già annessa da Mosca in modo unilaterale.

GUTERRES (ONU): “NON DIMENTICHERÒ LE IMMAGINI DI BUCHA”

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha detto oggi che non “dimenticherà mai” le immagini delle persone civili uccise a Bucha, a nord-ovest di Kiev. L’occasione è stata una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, dedicata al conflitto in corso in Ucraina.

Nel suo intervento, al Palazzo di vetro di New York, Guterres ha detto di “essere scioccato” per le prove che starebbero emergendo rispetto a una responsabilità delle forze russe, attestate nella zona fino a pochi giorni fa. Sui fatti di Bucha sono intervenuti oggi anche esperti Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhrc). La loro analisi di video e immagini, ha riferito una portavoce dell’organismo, ha portato alla conclusione che ci sono “tutti gli elementi” per ritenere che civili siano stati “presi di mira di proposito e uccisi volontariamente”.

ZELENSKY ALL’ONU: “DOV’È LA PACE?”

“Chiedo al Consiglio di sicurezza di fare tutto ciò che è in suo potere per mettere fine alla guerra e per mitigarne l’impatto, sia rispetto alle sofferenze del popolo ucraino sia per le persone e i Paesi vulnerabili nel mondo”, ha esortato Guterres. Alla riunione è intervenuto in videocollegamento anche il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che è tornato ad accusare le forze russe per il “massacro” di civili nella città di Bucha. Il capo di Stato ha anche rivolto un appello all’Onu: “Dov’è la pace?” ha detto. “Dove sono le garanzie che le Nazioni Unite devono assicurare?“.

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