ROMA – Maggioranza a rischio dopo il patatrac di oggi in commissione Affari istituzionali al Senato. A essere eletto presidente della commissione è risultato infatti Salvatore Torrisi, senatore di Ap, a dispetto degli accordi sottoscritti in maggioranza, in particolare da Pd e Ap. A Torrisi sono andati 16 voti, mentre l’esponente del Pd, Sergio Pagliari, si è fermato a 11. Una scheda è risultata bianca.
Alla luce di quanto accaduto, a quanto si apprende da fonti Pd, il Partito Democratico chiederà un incontro al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
“Gentiloni e’ il nostro presidente del consiglio con lui vogliamo confrontarci sulla maggioranza di governo“. Lo dice il presidente del Pd Matteo Orfini, interpellato alla Camera a proposito dell’incontro che il Pd ha chiesto al presidente della repubblica Sergio Mattarella e al presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
L’elezione di Torrisi a presidente della Commissione affari costituzionali del Senato, contro l’intesa raggiunta con il Pd, è per i vertici del Nazareno un fatto grave, in primo luogo perche’ lede i rapporti politici in maggioranza. A quanto si apprende i Democratici hanno avviato un pressing sui centristi per portare Torrisi alle dimissioni.
“Noi abbiamo votato per il candidato del Pd, anche Torrisi”. Laura Bianconi, presidente del gruppo Ap al Senato, lo dice al termine della riunione seguita al voto in commissione Affari costituzionali che ha visto prevalere il senatore Ap Salvatore Torrisi. “La nostra appartenenza alla maggioranza è totale e seria“, sottolinea Bianconi, “avevamo detto che i nostri voti sarebbero stati per il Pd perché quella è la loro commissione”. Come Ap, ribadisce, “siamo e vogliamo stare nella maggioranza” e ora “al Pd chiederei prudenza: c’è stata un’elezione in una istituzione e probabilmente non ha seguito la situazione, i numeri li leggete tutti. Siamo sconcertati da questo fuoco di fila preso un po’ a pretesto, quindi dico calma e sangue freddo: siamo stati responsabili e lo saremo anche in questa situazione”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it