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Istruzione, intesa per diffondere la cultura finanziaria

L'AQUILA - È stato siglato oggi a L'Aquila dall'assessore al Diritto

Pubblicato:05-04-2016 14:14
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:31

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sclocco-620x413L’AQUILA – È stato siglato oggi a L’Aquila dall’assessore al Diritto all’Istruzione della Regione Abruzzo, Marinella Sclocco, da Ernesto Pellecchia – Direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo e da Giovanna Boggio Robutti – Direttore generale della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, il Protocollo che prevede l’impegno congiunto delle tre istituzioni per la promozione e la divulgazione nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione Abruzzo di programmi di educazione finanziaria e uso consapevole del denaro, con l’intento di fornire ai giovani studenti alcune competenze trasversali e favorire così comportamenti economici attivi e responsabili.

   “Oggi è fondamentale avviare una efficace sinergia tra enti al fine di favorire la crescita della formazione extracurricolare tra gli studenti– ha dichiarato Marinella Sclocco-. Sono convinta che l’iniziativa abbia una valenza didattica importante poiché oggi c’è l’esigenza di diffondere la cultura finanziaria tra i più giovani, anche alla luce dei nuovi processi economici che interessano la comunità, con l’obiettivo di favorire la crescita culturale dei cittadini”.
   “La L. 107 ribadisce, all’art, nei commi 1 e 2, il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e nell’innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti- dichiara Ernesto Pellecchia-. Le stesse istituzioni scolastiche orientano la loro organizzazione all’integrazione, al miglior utilizzo delle risorse e al coordinamento con il contesto territoriale. La collaborazione sancita da questa intesa contribuisce a rendere la Scuola sempre più attenta e rispondente ai bisogni formativi dei ragazzi”.
   La collaborazione tra la Regione, l’Ufficio Scolastico Regionale e la Fondazione si colloca nell’ambito della strategia educativa promossa dal mondo bancario per accrescere il capitale umano del nostro Paese attraverso la disseminazione, su tutto il territorio nazionale, di percorsi didattici personalizzati a seconda delle diverse fasce di età.
   “Obiettivo della Fondazione- dichiara Giovanna Boggio Robutti- è fungere da centro di aggregazione per mettere a disposizione del Paese, a fianco delle Istituzioni nazionali e locali, la grande quantità di esperienze di successo sviluppate. Uno dei maggiori ostacoli alla diffusione della cultura economica in Italia, è la parcellizzazione delle iniziative, la mancanza di sistematicità e di progettualità, che deriva dalla carenza di obiettivi condivisi. La missione della Fondazione si basa sulla condivisione e la sinergia: proprio per questa ragione ha rafforzato la sua politica di alleanze, sia a livello centrale con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sia sul territorio, siglando protocolli di collaborazione con le Regioni, gli Uffici Scolastici Regionali e territoriali”.
   E quindi, grazie a questa intesa nata per dare una risposta comune all’esigenza di cultura finanziaria dei più giovani, in linea con le politiche incoraggiate sia in sede europea sia in sede nazionale, Regione Abruzzo, Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo e la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio si impegnano concretamente e pongono sempre più attenzione alla diffusione delle conoscenze, all’innovazione e alla formazione, tra cui quella economico-finanziaria.
   Proprio i dati raccolti dall’Invalsi per conto dell’OCSE su 53 scuole dell’Abruzzo dimostrano come i giovani studenti ottengano un punteggio in educazione finanziaria significativamente inferiore a quello nazionale (449 vs 466). Inoltre il 27% dei quindicenni abruzzesi non raggiunge il livello base di competenza collocandosi al di sotto dei 400 punti, mentre solo il 10% raggiunge i livelli più elevati della scala (uguale o superiore ai 550). Similmente all’andamento nazionale, gli studenti dei licei ottengono un punteggio medio superiore a quello degli studenti delle altre tipologie di istruzione.

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