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Sulle orme di Ippocrate: nasce l’Associazione medici ellenici d’Italia

Il presidente Dimitrios Varvaras: "L'Amei conta già 80 iscritti, puntiamo a 1.200 adesioni"

Pubblicato:05-03-2023 16:49
Ultimo aggiornamento:05-03-2023 16:49

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ROMA – All’inizio del 2021, un ristretto gruppo di medici greci della provincia di Roma ha una folgorazione. Un’idea, un progetto: riuscire a unire tutti i medici e operatori sanitari di origine greca o cipriota che risiedono ed esercitano la professione medica in Italia, ma che non si sono mai conosciuti. Due anni dopo l’obiettivo diventa realtà. “Al termine di uno studio in materia di associazionismo e la redazione dell’atto costitutivo e del relativo Statuto, il 12 febbraio 2023 nasce l’Associazione Medici Ellenici d’Italia (Amei). Da quel giorno, le attività per portare a compimento il primo progetto sono fittissime e l’impegno di tutti i soci fondatori è massimo”. Lo racconta all’agenzia Dire il presidente del consiglio direttivo dell’Amei, Dimitrios Varvaras.

A sole due settimane dall’atto costitutivo, l’Amei conta già 80 associati e mira a conquistare i circa 1.200 medici e operatori sanitari di origine greca o cipriota che risiedono ed esercitano la professione medica in Italia. Tutti pronti a ripercorrere nel nostro Paese le orme di Ippocrate, il medico, geografo e aforista greco, ritenuto il padre della medicina scientifica. Dimitrios Varvaras, iscritto all’Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, spiega come e quando sia nata l’idea di dare vita all’Associazione Medici Ellenici d’Italia. “Sin dall’inizio c’era la consapevolezza che quella bozza di progetto non potesse limitarsi alla sola provincia di Roma, ma voleva essere qualcosa di più ampio, che comprendesse tutto il territorio italiano. Insomma, un gruppo di colleghi stava ingigantendo un’idea di progetto, che già di per sé appariva irrealizzabile, proponendo come inizio del cammino la creazione di un’associazione”.

Ma si sa, le sfide diventano interessanti quando sono più difficili. L’entusiasmo, infatti, cresceva giorno dopo giorno e con esso anche le persone interessate a far parte del progetto. “Era giunto il momento di dare una organizzazione a quei pensieri e alle capacità dei partecipanti – informa il presidente dell’Amei – creando l’Associazione Medici Ellenici d’Italia, un’associazione che ci avrebbe permesso di esistere come figura collettiva, di intrattenere rapporti con terzi e avrebbe dato la possibilità di recuperare i rapporti con la madre patria, la nostra amata Grecia”.


GLI OBIETTIVI DELL’AMEI

L’Associazione viene dunque a colmare un vuoto che durava da anni. “Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni – è l’inizio del giuramento di Ippocrate – che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto”. Numerosi gli obiettivi dell’Amei. “Innanzitutto dare vita e promuovere una rete professionale per il dialogo e lo scambio tra medici ellenici e/o ciprioti residenti in Italia, creando sinergie interdisciplinari. Amei intende poi favorire il dialogo tra i medici ellenici e/o ciprioti e le istituzioni pubbliche elleniche in Italia e in Grecia, anche in un contesto europeo ed extra-europeo. Vuole inoltre favorire l’incontro tra medici ellenici e/o ciprioti e i greci e/o ciprioti residenti in Italia”.

Non è tutto. Il presidente del consiglio direttivo rende noto che l’Amei vuole “stabilire relazioni di partenariato, affiliazione o collaborazione con altre associazioni o persone fisiche o giuridiche i cui interessi o obiettivi convergono con quelli dell’associazione. L’Associazione è anche interessata alla partecipazione o all’organizzazione di eventi culturali o lavori di ricerca che contribuiscano agli obiettivi dell’associazione. Vuole poi sostenere con ‘borse di studio’ studenti di origine ellenica che intraprendono la carriere in ambito sanitario“. Dimitrios Varvaras precisa che Amei intende “sostenere missioni ‘filantropiche’ sia a livello locale che internazionale e vuole promuovere lo studio medico-scientifico e la divulgazione e/o condivisione di informazioni di natura medico-scientifica tra i propri associati/e”.

AMEI E LA DIASPORA GRECA

Il presidente dell’Amei si proietta infine sulle attività future. “Il ministero degli Affari Esteri, e in particolare il Segretariato Generale dei Greci all’Estero e della Diplomazia Pubblica, fedele ai suoi obiettivi per lo sviluppo dei legami dei Greci all’estero con la loro patria e tra loro, la conservazione della loro identità culturale nella diaspora e, naturalmente, lo studio del loro operato, accoglie le iniziative che portano alla luce questo operato, facilitando e promuovendo azioni congiunte. Una di queste azioni congiunte è rappresentata dall’Aristotle Medical Forum- Amf’, ove il Segretariato Generale, in collaborazione con la facoltà di Medicina dell’Università Aristotele di Salonicco e dell’Associazione dei Medici Greci della Diaspora, sotto gli auspici del ministero dell’Interno e del ministero della Salute, danno luogo ad un evento davvero unico”.

“Dal 6 all’8 ottobre – informa Varvaras – Salonicco ospiterà il secondo congresso mondiale delle associazioni mediche dei greci della diaspora, dal titolo ‘L’Odissea dal classico al digitale’. In questa occasione, Amei rappresenterà l’Italia, un privilegio ma anche una responsabilità, visto che trattandosi di un forum internazionale non si rappresenta solo se stessi, ma anche il Paese che ci ha adottato e valorizzato”. Tutto fa pensare che anche la seconda edizione raggiungerà numeri straordinari. “Al primo Forum – conclude il presidente – hanno partecipato oltre 220 relatori della diaspora, in rappresentanza di oltre 25 Paesi: tra questi, Stati Uniti, Australia, Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Israele, Cile, Egitto e Sudafrica”.

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