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Bologna, Sala Borsa si allarga: ecco la sala studio intitolata a Zaki

Il nuovo spazio a Palazzo Re Enzo aprirà lunedì e potrà ospitare fino a 80 persone, divise in turni. "Cerchiamo di moltiplicare gli spazi e i servizi e le occasioni di studio e conoscenza" ha spiegato l'assessore alla Cultura Matteo Lepore

Pubblicato:05-02-2021 13:46
Ultimo aggiornamento:05-02-2021 13:46
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sala borsa bologna patrick zaki
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BOLOGNA – Una nuova sala studio a Bologna nel nome di Patrick Zaki. È infatti intitolato allo studente egiziano dell’Alma mater, ormai in carcere da più di un anno, il nuovo spazio per studi e letture “Sala Borsa Pop-up“, ricavato all’interno della sala Atti di Palazzo Re Enzo.

Presentato questa mattina come “estensione” temporanea di Sala Borsa, sarà aperto da lunedì e potrà ospitare fino a 80 persone, divisein turni tra mattina e pomeriggio. Una soluzione, spiega l’assessore alla Cultura Matteo Lepore, per conciliare il problema del contingentamento delle aule studio con l’impossibilità di svolgere eventi e congressi. “Abbiamo deciso di dedicare un nuovo spazio per gli studenti che vivono a Bologna, solitamente utilizzato per gli eventi e i congressi, visto che non si possono fare in questo periodo”. E, ricorda Lepore, intitolandolo simbolicamente a Zaki, “nostro cittadino onorario e studente, in questo momento ingiustamente incarcerato in Egitto”.

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Si potrà accedere alla sala dal lunedì al venerdì, in due turni dalle 9.30 alle 14 e dalle 14.30 alle 19 per consentire, a metà della giornata, la sanificazione del locale: per ogni turno saranno disponibili 40 postazioni, 28 delle quali dotate di attacco alla rete elettrica. In tutta la sala sarà disponibile una connessione wi-fi. L’accesso ai posti studio sarà possibile solo su prenotazione, che sarà possibile già da domani, online attraverso il profilo utente nel Catalogo Sbn-Ubo del Polo bolognese oppure telefonando a Sala borsa (051-2194400).

“Si è voluto dare un segnale evidente e forte di vicinanza di andare incontro alle esigenze della popolazione studentesca che è tornata, ma anche di tutti i cittadini perché con il contingentamento gli spazi e le sale studio sono limitati- spiega Veronica Ceruti, direttrice delle Biblioteche comunali bolognesi- e con questo, che sarà il primo di una serie di ‘pop-up’ a cui stiamo lavorando, cerchiamo di moltiplicare gli spazi e i servizi e le occasioni di studio e conoscenza”. Ceruti si riferisce, tra le varie iniziative, anche a un progetto relativo all’ex biblioteca Ruffilli di vicolo Bolognetti, già passata a Sala Borsa. “Si chiamerà Sala Borsa lab– annuncia- una biblioteca nuova, assolutamente innovativa e orientata al digitale, con uno sguardo particolarmente rivolto ai giovani come il coding, la robotica, e spazi per lo smart working con pareti fonoassorbenti”.

Il 16 febbraio si chiuderà la gara di progettazione per allestire uno spazio “flessibile per ospitare attività di tipo diverso, quindi non soltanto quelle tradizionali del prestito e della consultazione della biblioteca, ma un’idea di spazio partecipato, attivo, dinamico”. Il progetto sarà finanziato con i fondi europei del Pon metro asse 3 per l’inclusione sociale.

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