NEWS:

Meloni: “No alla fiducia a Draghi. Salvini? Qualcosa mi sfugge”

"Draghi è meglio di Conte, tutti abbiamo festeggiato quando abbiamo visto le dimissioni di Conte, anche se speravo ci avrebbero portato al voto

Pubblicato:05-02-2021 08:01
Ultimo aggiornamento:06-02-2021 12:13

giorgia meloni
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Non sono d’accordo col metodo, con la scelta del presidente della Repubblica e con molte delle motivazioni che sono state addotte, non ne condivido nessuna“. Giorgia Meloni, a Porta a porta, spiega la posizione di Fratelli d’Italia: “In ogni caso non darò la fiducia al governo Draghi, ma se portasse provvedimenti che io condivido per il bene dell’Italia li voterò. Certo che Draghi è meglio di Conte, tutti abbiamo festeggiato quando abbiamo visto le dimissioni di Conte, anche se speravo ci avrebbero portato al voto”.

Meloni, poi, attacca: “La tesi per cui si diventa presentabili quando si va al governo con la sinistra non la capisco. Io trovo che la sinistra al governo sia impresentabile e quindi sarei impresentabile anche io se andassi al governo con la sinistra“. L’ex ministra ricorda: “Io ho fondato Fratelli d’Italia in polemica con la scelta del Pdl di sostenere il governo Monti. La ragione per cui non potrei votare la fiducia al governo Draghi è perché ho sempre detto che non avrei votato un governo tecnico e non sarei mandata al governo col Pd”. Il centrodestra, però, alle consultazioni con Draghi andrà diviso, non unito come al Quirinale. “Per evitare che la coalizione andasse in ordine sparso avevo provosto di trovarci a metà strada, nell’astensione”. Così non è andata: “Non ho chiesto a nessuno di seguirmi, non sto mettendo in mora gli alleati. Penso che il centrodestra sopravviverà a mille interperie”. 

“Non capisco la posizione di Salvini quando dice Draghi scelga tra Lega e M5S. Perché Pd, Leu e Boldrini vanno bene? Qualcosa mi sfugge, glielo chiederò quando lo sento“, ha aggiunto Meloni.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it