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Dal Kosovo il sindaco Rugova: “Grazie Kfor, credo nell’Europa”

A parlare e' il sindaco di Istok che in conferenza ha risposto alle domande dei giornalisti provenienti dall'Italia

Pubblicato:05-02-2020 14:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:57
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ISTOK (KOSOVO) – “In questa scuola studenti e professori albanesi non potevano stare. I docenti furono cacciati. Si era creato un sistema parallelo in aule improvvisate. Con la fine della guerra, nel 1999, sono tornati, ma la qualita’ del sistema d’istruzione deve migliorare”. A parlare e’ il sindaco di Istok, Haki Rugova, che, a margine della cerimonia di consegna di 18 pc da parte di Kfor al liceo della cittadina, in conferenza ha risposto alle domande dei giornalisti provenienti dall’Italia. Rugova ha anche un ruolo nel partito nazionale Ldk (Lega democratica per il Kosovo) di cui e’ vicepresidente e che ha raggiunto un’intesa con il movimento Vetevendosje, dopo un risultato elettorale nazionale che non aveva assegnato alcuna maggioranza di fatto.

Questo governo e’ fresco – ha detto il sindaco – e spero faccia meglio degli altri“. Quanto alle ferite del passato e al ruolo attuale della Kfor il sindaco ha ribadito la sua posizione: “Grazie Kfor e credo molto nell’Europa. L’ostacolo ai programmi integrati nelle scuole – che sarebbero una prevenzione per non precipitare negli errori del passato – viene da Belgrado. I serbi non sono esclusi da nessuna forma di sviluppo economico del Paese”. 

A una domanda dell’agenzia Dire sulla strada della definitiva emancipazione politica del Kosovo, Rugova ha risposto ribadendo il ruolo indispensabile di Kfor, rilanciando un impegno europeo e alludendo ai rapporti non facili con Belgrado. “Castriota – conosciuto come Skanderbeg – e’ un’icona europea, non soltanto albanese. Se dobbiamo cedere questo pezzo di sovranita’ – ha concluso – lo facciamo affinche’ l’Europa sia unita”.


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